Colpo grosso per Cantina Soave, che diventa set di The Bachelor Russia, il format USA che a febbraio andrà in onda sul primo canale sovietico TNT

Borgo Rocca Sveva, vino-boutique di Cantina di Soave, ha ospitato ieri le riprese del nuovissimo reality russo “The Bachelor” ovvero “Lo scapolo”, che andrà in onda a partire dal prossimo febbraio sulla TNT, la rete televisiva russa più diffusa nel Paese.  Il format, di origine americana, prevede che dodici bellissime ragazze russe si contendano l’attenzione dell’unico concorrente maschile, attraverso prove di abilità, cultura e bellezza.  Il protagonista-scapolo è il calciatore Evgeni Levchenko: a lui la scelta su chi sarà la sua donna ideale tra queste splendide ragazze.

Il reality è stato girato in Italia e le numerose prove in calendario a cui sono state sottoposte le concorrenti si sono tenute nei luoghi più belli e suggestivi del Belpaese, tra cui Soave. Qui tra vigneti e grappoli, tra vendemmie e degustazioni, le bellissime protagoniste si sono trovate  a parlare di vino e ad ipotizzare come conquistare lo scapolo-calciatore tra calici, bon-ton e cucina.
Quindici le telecamere impiegate, oltre 70 le persone dello staff tra tecnici, truccatori, registi e direttori della fotografia.

Non solo intrattenimento televisivo quello di ieri. A febbraio milioni di telespettatori russi attraverso la tv si troveranno direttamente nelle loro case veri e propri “pezzi di Italia” con un enorme ritorno d’immagine in chiave turistica per in luoghi scelti e per i prodotti Made in Italy ripresi.
Un’operazione non casule questa per Cantina di Soave dal momento che lo scorso aprile l’azienda ha sottoscritto un importante accordo commerciale con Millennium, uno dei più affermati distributori di vini in Russia, per inserire ulteriormente le proprie referenze in quel mercato e per consolidare le quote già conquistate. Millennium,  che in portafoglio presenta nomi come Taittinger Champaine, Louis Jadot, La Chablisienne, Prunotto, Torres, Freixenet, è infatti è ben radicato non solo nelle principali città come Mosca o San Pietroburgo, ma anche nell’intero territorio russo.
L’accordo riguarda le produzioni dei vini doc Soave, Valpolicella e Bardolino, oltre agli igt Pinot Grigio, Chardonnay e Merlot.
Il canale di vendita privilegiato sarà quello della distribuzione moderna che attualmente in Russia distribuisce il 95% del vino, contro un 5% coperto dai ristoranti e dai negozi specializzati (fonte Nomisma). Negli ultimi 5 anni, sempre secondo Nomisma, il consumo di vino nell’ex repubblica sovietica è cresciuto dell’80% con un importante trend di crescita per le referenze italiane che se nel 2001 rappresentavano il 4,7% sul totale del vino importato, nel 2008 hanno raggiunto il 20% e nel 2011 il 27,5%. Sono quindi ampi i margini di crescita per i vini italiani di qualità, dal momento che nel 2011 il 56% del vino consumato corrispondeva a produzioni interne, contro un 44% importato. Nonostante il consumatore medio russo non sia ancora molto esperto in tema di vini, si prevede che nell’intervallo 2011 – 2016 ci sarà un’ulteriore margine di crescita pari ad un 4,4% per i vini rossi ed un 3,8% per i vini bianchi.

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