Al buio le cose cambiano. Sempre. Così, sabato 11 maggio ho radunato qualche amico più caro, esperto e appassionato di bollicine, per una sfida più con noi stessi che tra le etichette che avevamo la fortuna di poter assaggiare. Degustare tante tipologie di vino alla cieca è un’opportunità che non abbiamo spesso noi giornalisti perché solitamente partecipiamo a lanci di nuove etichette, presentazioni di nuove annate oppure a degustazioni dove comunque i vini in questione sono sempre dichiarati.
Ma cosa succede se assaggiamo senza condizionamenti di sorta? Senza sapere chi firma cosa abbiamo nel bicchiere? Non possiamo negare il fatto che, col vino come con qualsiasi altra cosa, sapere cos’è quello che stiamo assaggiando può dare adito a condizionamenti, positivi o negativi.
Così mi è venuta l’idea di fare questo pranzo che ho intitolato Blind Date with Rosé, con 16 Rosé tra Trentodoc, Franciacorta e Champagne (e un “intruso”, un Prosecco Rosé), etichette blasonate, altre meno, da assaggiare alla cieca nel corso di un pranzo a casa mia. La cosa bella, oltre a quella di poter degustare senza condizionamenti, era anche il fatto di poter assaggiare tanti Rosé diversi tutti assieme nello stesso momento, altra cosa che non ci capita spesso. E’ evidente che assaggiare vini di maison diverse nel corso di un’unica degustazione consente di poterli raffrontare meglio tra di loro, rispetto a degustazioni singole fatte in giorni diversi, spesso e volentieri a distanza di settimane o mesi.
Fatto sta che ci siamo seduti a tavola e abbiamo assaggiato i vini che ognuno di noi aveva portato, tutti coperti (sia da stagnola sia da uno strofinaccio per non far vedere la forma delle varie bottiglie) e serviti in ordine sparso da uno fortunato prescelto che, ovviamente, non ha partecipato alla blind perché lui era l’unico a sapere il vino che stava servendo:
Giulio Ferrari Rosé 2006
Annamaria Clementi Rosé 2008
Barone Pizzini Rosé 2012
Ferrari Perlé Rosé 2012
Maso Martis Rosé 2009 magnum
Hofstaetter Barthenau Rosé 2011 magnum
Louis Roederer Rosé 2011
Quinto Passo Rosé 2014
Caudalies Rosé De Sousa 2014
Olmo Antico Marty Rosé SA
Bollinger Grande Année Rosé 2007
Moet&Chandon Rosé SA
Veuve Clicquot Rosé 200 years edition SA
Col Sandago Prosecco Rosé SA
Athesis Rosé Kettmeir 2015
Lamberti Rosé SA
Annate diverse, formati diversi, ma del resto non era nostra intenzione dare voti, solo trascorrere una giornata didattica oltre che in compagnia.
A ogni modo, voglio condividere con voi i vini che ci hanno impressionato (positivamente) di più, senza note di degustazione o commenti approfonditi, semplicemente ecco la nostra lista di preferiti di quel pranzo:
Bollinger Grande Année Rosé 2007
Annamaria Clementi Rosé 2008
Veuve Clicquot Rosé 200 years edition SA
Ferrari Perlé Rosé 2012
Olmo Antico Marty Rosé SA
Athesis Rosé Kettmeir 2015
Barone Pizzini Rosé 2012
Ci tengo a dire che anche per quanto riguarda quelli esclusi da questa lista stiamo parlando di vini di fascia qualitativa molto alta, per cui qualunque decidiate di assaggiare, per la sua categoria risulta un vino di eccellenza, che vi darà belle soddisfazioni.
Santé! Live yummy!