MILANO – Negli ultimi anni sta emergendo una generazione di giovani chef che non hanno per riferimento gli standard di una volta, quelli della Gastronomia con la maiuscola e delle tovaglie spesse: si ispirano alla vita di tutti giorni, allo street food – addirittura al fast food, talvolta – per creare una cucina eccellente, libera, divertente. Questi cuochi hanno per modelli le rockstar, invece dei tristellati: in un certo senso, sono i punk della cucina. Fra i primi critici ad aver riconosciuto questa nuova tendenza c’è sicuramente il francese Alexandre Cammas, promotore del movimento Le Fooding e organizzatore in mezzo mondo di eventi gastronomici tanto alternativi quanto seguiti.
Dopo il successo delle due precedenti edizioni, Cammas e i suoi collaboratori hanno deciso di tornare per la terza volta a Milano, scegliendo per il prossimo Grand Fooding italiano alcune figure emblematiche di questa generazione di chef rocchettari. Al momento hanno già confermato la partecipazione Andreas Dahlberg (Bastards, Malmö), Vinny Dotolo e Jon Shook (Animal, Los Angeles), Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor (Al Mercato, Milano), James Lowe e Isaac McHale (The Young Turks, Londra).
L’evento cambia stagione e sede: dai rigori autunnali si sposta in estate e si svolgerà il 4 e 5 luglio. La nuova location prescelta è l’ultimo piano di un parcheggio all’aria aperta in via Agnello – nel pieno centro di Milano – da cui si vede il Duomo: uno spazio davvero insolito e sconosciuto alla maggior parte dei milanesi. Aggiornamento del 5 giugno: la sede originariamente prevista è variata e l’evento si terrà presso la Segheria in via G. Meda 24.
Ogni sera, dalle 19 alle 24, saranno ospitate circa 400 persone che potranno assaggiare i piatti preparati dagli chef e, a fine serata, scatenarsi nelle danze: si dà già per certa la presenza del DJ Nicola Guiducci. Come sempre, in pieno stile Fooding, saranno coinvolti artisti e designer per allestire lo spazio in modo originale e innovativo.
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Luca Amodeo