Anteprima della festa della donna al nuovo wine bar di Cantina di Soave

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E’ con un omaggio ad uno degli accessori più controversi ma anche più eleganti della storia della moda che Cantina di Soave in Borgo Rocca Sveva festeggerà l’anteprima dell’8 Marzo.

Sarà infatti il tacco, o meglio, la donna con il tacco, l’eleganza per antonomasia, protagonista dell’aperitivo che avrà luogo in Borgo Rocca Sveva il 7 marzo e che proporrà il primo bicchiere di Lessini Durello Spumante DOC Cchia in omaggio a tutte le donne che si presenteranno indossando un tacco di almeno 8 centimetri (io avrei detto 10 cm!!! 😉 ).

Verrà allestito per l’occasione un set fotografico pronto ad immortalare tutte coloro che indosseranno un tacco di almeno 8 centimetri di altezza; le foto saranno poi pubblicate sulla pagina Facebook di Borgo Rocca Sveva, sul blog vino365.it, su Pinterest e per chi desiderasse riceverle a casa verranno stampate e inviate al recapito indicato durante la serata.

Cantina di Soave ha scelto così un modo conviviale e glamour per festeggiare la ricorrenza della festa della donna: all’insegna della leggerezza e della dinamicità, caratteristiche che sono tipiche del Lessini Durello Spumante Cchia, un vino con una naturale vocazione per le bollicine e quindi per il brindisi.

 

Il tacco alto

Il tacco alto, simbolo di femminilità per eccellenza, è diventato un accessorio sempre più presente nei guardaroba femminili. Se nell’antichità costituivano il  segno distintivo di una condizione di inferiorità, nel XVI secolo giungono in Europa con il nome francese di “chopines”, si trattava di una sorta di sotto-piedi dalla suola particolarmente alta, spesso poco confortevoli, al punto che i ricchi europei dovevano farsi aiutare per riuscire a camminare. Alla fine del 16esimo secolo diventarono le calzature dei nobili alla corte del re. Durante l’Ancien Régime uomini e donne indossavano scarpe con il tacco per distinguersi socialmente ma anche perché i tacchi alti rispondevano a dei criteri estetici dell’epoca:  raffinatezza e delicatezza. Tra il XVII e il XVIII secolo il tacco rappresentava infatti uno dei segni più elevati di ricchezza, ma anche di favoritismo politico, per esempio, solo i favoriti erano autorizzati a portare il tacco rosso alla corte di Luigi XIV, e solo il re poteva indossarli sempre. Dopo un periodo di stigmatizzazione del tacco,  nel ventesimo secolo riappare, come appannaggio esclusivamente femminile, simbolizzando il miglioramento globale della condizione della donna nel mondo.

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Commenti

  1. Cara Francesca, grazie mille per questo articolo! Se riesci a passare sarebbe per noi un onore! Vivi complimenti per questo splendido blog!
    un caro saluto

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