Il cappone a San Damiano d’Asti

San Damiano d’Asti riproporrà l’appuntamento con la sua  “Fiera Storica del Cappone”, l’importante manifestazione, dopo le telecamere della popolare trasmissione di Rai Uno “Linea Verde”, quest’anno ospita il critico eno-gastronomico   Edoardo Raspelli conduttore del programma televisivo  “Melaverde” in onda tutte le domeniche su Retequattro.“La Fiera del Cappone di San Damiano punta su un testimonial d’eccezione, figura centrale nel panorama nazionale dell’enogastronomia: il critico e conduttore televisivo Edoardo Raspelli – dichiara il sindaco Mauro Caliendo –la sua autorevole presenza conferma i  nostri sforzi  per valorizzare, ad ampio livello e non solo locale,  il comparto dell’allevamento del cappone  che
costituisce per San Damiano motivo di promozione dell’intero territorio
”.
Il programma prevede, mercoledì 8 dicembre alle 17 il Concerto dell’Immacolata, sabato 11 dicembre alle 17  l’inaugurazione della mostra fotografica “Il Cappone e la sua storia” al palazzo Carlevaris  e alle 20 la cena “Gustiamo il Cappone” a cura dell’Associazione Commercianti Trasformatori.
Domenica 12 dicembre alle 10.30 nella sala Consigliare si terrà il convegno “Il Cappone di San Damiano d’Asti: motore di tipicità” che vedrà come moderatore il critico enogastronomico Edoardo Raspelli, seguirà il Pranzo di Gala a cura dell’Associazione Commercianti Trasformatori.
Lunedì 13 dicembre alle 9.30 l’apertura della Mostra Mercato e alle 11.00 inizio della distribuzione gratuita della scodella di brodo di Cappone con crostini di grissia e la Barbera d’Asti. Alle 12.00 si effettuerà la premiazione dei migliori esemplari di cappone presentati.
Infine il cappone sandamianese sarà ancora protagonista, sabato 18 e 19 dicembre, nella terza edizione del “Grandioso Presepe Vivente” con 140 figuranti nell’antico Borgo Medioevale dei Sutè nel centro storico del paese.
Maggiori informazioni sull’evento si possono trovare sul sito internet www.capponesandamiano.it dove è anche possibile prenotare ed acquistare on line i capponi degli allevatori sandamianesi.

QUALCOSA SUL CAPPONE

Il  cappone ha una tradizione gastronomica  plurisecolare, legata in particolare al Natale ed alle festività di fine anno.  Una produzione che era molto diffusa nelle campagne del Piemonte, dove praticamente in ogni cascina si allevava qualche cappone, che poi venivano venduti al mercato per arricchire  la tavola con una specialità gastronomica considerata all’epoca un lusso.
A  San Damiano d’Asti e nel suo circondario,  questa consuetudine di allevamento, a differenza di molti altri centri agricoli, non è andata perduta negli anni e si è sempre svolta una fiera intorno alla metà del mese di  dicembre,  dove gli agricoltori presentavano e vendevano  i loro capponi.
Negli ultimi anni, la storica iniziativa ha ripreso vigore, unitamente al desiderio dei consumatori di ricercare specialità alimentari gustose, genuine e di origine garantita,  per arricchire nel migliore dei modi i menù delle famiglie e dei ristoranti.
Per l’allevamento  dei capponi a San Damiano si utilizza una razza autoctona che prende il nome di “Bionda”.I metodi di allevamento del cappone si rifanno ad un’antica tradizione. I capponi sono allevati liberi all’aperto, nei cortili o nelle zone limitrofe all’azienda agricola; vengono alimentati con prodotti aziendali, per la maggioranza mais anche intero. Il giorno della fiera i capponi sono portati in esposizione e  venduti, capita spesso però che molti capponi siano prenotati e venduti direttamente in cascina.
Un buon cappone deve essere chiaro, senza cresta, con testa piccola; il peso dei capponi di San Damiano oscilla dai 2,5 ai 3 chilogrammi ed arriva in qualche caso a 3.5 kg. La carne è molto più gustosa  e morbida di quella del pollo normale ed indicata per la preparazione di prelibate ricette, anche semplicemente bollito ed accompagnato dal  bagnèt o altre salse. Se ne ricava un brodo tra i più gustosi, molto adatto a far cuocere ravioli ed altre paste ripiene tipiche delle Feste, oppure abbinato a crostini della classica “Grissia” Monferrina, forma di pane storica di lunga conservazione,  proposta giustamente durante la Fiera Storica del Cappone  di San Damiano d’Asti.

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