Cena della Vigilia a base di pesce per il 78% degli italiani, secondo una ricerca pubblicata da Coldiretti/Ixe nel 2019: del resto gli italiani consumano in media 28 chilogrammi di pesce a testa in un anno, ben oltre la media europea di 25 chili e a quella mondiale di 20 chili.
Ma se per la maggior parte degli Italiani la Vigilia non è Vigilia senza piatti a base di pesce, la situazione non è molto diversa negli altri Paesi. MSC Marine Stewardship Council, organizzazione non profit che promuove la salute degli oceani attraverso un programma di certificazione di prodotti ittici pescati sostenibilmente, ha cercato di scoprire le tradizioni natalizie in tema di pesce di diversi Paesi del mondo.
Tradizioni che però purtroppo si scontrano con la preoccupante condizione in cui versano le risorse ittiche globali, di cui il 34% risulta sfruttata a livelli non sostenibili secondo la FAO. È evidente quindi che a Natale, a prescindere che si stia preparando il banchetto dei 7 pesciitalo-americano o le famose aringhe in pelliccia della Russia, resta prioritario scegliere prodotti ittici pescati in modo sostenibile, ovvero provenienti da stock in salute, gestiti responsabilmente e con il minimo impatto sull’ecosistema. La presenza del marchio blu MSC sulla confezione assicura che tutte queste condizioni siano state rispettate secondo principi scientifici, e garantisce un rigoroso controllo della catena di approvvigionamento. Il marchio blu si trova su molti prodotti surgelati, in conserve e pet food per gli amici animali.
In Italia e nel mondo, il Natale ha un sapore più buono quando sa di sostenibilità!
Australia: gamberi pescati sostenibilmente.
Sulle tavole natalizie australiane non possono mancare dei gamberi freschi e sostenibili. Il 40% di tutti i gamberi consumati dagli australiani in un anno viene consumato a Natale; una nuova tendenza in cucina per un caldo Natale estivo (in Australia il Natale cade d’estate) è il larb di gamberi, un’insalata thailandese fresca e fragrante servita in tazze di lattuga che offre il perfetto equilibrio tra salato e dolce, acido e piccante.
Danimarca: aringhe marinate o stagionate, ma sempre sostenibili.
Natale non è Natale se in tavola non ci sono delle aringhe; queste possono essere marinate in aceto e zucchero con cipolle, aneto e pepe o con spezie calde come noce moscata e pimento, oppure stagionate in una maionese al curry servita con uova, ma la cosa fondamentale è scegliere le aringhe con il marchio blu sulla confezione. In genere vengono servite su pane scuro di segale con un generoso strato di grasso di maiale o di burro e accompagnare da akvavit, un distillato aromatizzato al cumino.
Messico: stufato di merluzzo sostenibile
Tra le tradizioni natalizie messicane troviamo lo stufato di pesce, preparato con merluzzo sostenibile, olio d’oliva, aglio, cipolla, pomodoro, mandorle, peperone, olive, patate cambray, prezzemolo, peperoncino, chiodi di garofano, cannella, origano e aceto di canna. Il merluzzo con il marchio blu di MSC è pescato in modo sostenibile, un particolare fondamentale per assicurare le riserve ittiche locali e globali anche per il futuro.
Regno Unito: fish pie
Sulle tavole inglese della cena della Vigilia c’è sempre una buona fish pie, il pasticcio di pesce, a cui ogni famiglia ama dare il proprio tocco personale. Il nasello mantiene consistenza e gustosità all’interno del pasticcio, e gli si può dare un tocco speciale aggiungendo capesante e gamberi marroni, dal sapore più deciso rispetto a quelli più piccoli. È bene scottare il pesce e le capesante prima di aggiungerli al composto del pasticcio, prima di infornarlo.
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