Fabbri Master Class per il carcere di Bollate

Per le centoventi detenute del reparto femminile del carcere di Bollate in provincia di Milano si apre una nuova strada verso il reinserimento sociale: una nuova possibilità di trovare lavoro ed essere, una volta scontata la pena, “mezze salve”, così come si sono definite alla presentazione dei nuovi corsi di formazione professionale avviati nella casa circondariale.

Ha preso infatti il via oggi il nuovo corso base di gelateria artigianale messo a disposizione dalla Fabbri Master Class per la formazione di cinque donne madri detenute nella sezione nido del carcere.

Il corso fa parte di un programma che è frutto della firma di un Protocollo Nazionale tra Ministero della Giustizia e l’associazione Soroptimist International e che, fra “studi” tipicamente femminili come l’hair-styling e la sartoria, ne vede anche uno più originale e decisamente… dolce curato dall’azienda bolognese.

Il corso ambisce a fornire il training più completo per un futuro inserimento professionale nel settore della gelateria, grazie all’esperienza di una delle scuole più note in Italia: la Fabbri Master Class, che da vent’anni forma e aggiorna maestri gelatieri e pasticceri in Italia e all’estero.

Organizzatrice del corso, in collaborazione con Patrizia Salmoiraghi, Presidente Soroptimist International d’Italia, Sonia Balacchi, campionessa mondiale di pasticceria nel 2012 e responsabile della Fabbri Master Class, che coordinerà la docente delegata dalla scuola: Rosa Pinasco.

Non è un caso che il Protocollo abbia scelto come struttura proprio quella di Bollate. La Casa di reclusione nel milanese è infatti considerata una struttura all’avanguardia per la sua vocazione “trattamentale”, che ha l’obiettivo di offrire una custodia attenuata e una graduale inclusione sociale dei detenuti. «È un messaggio di fiducia e di speranza quello che vogliamo lanciare» affermano in Fabbri 1905, l’azienda di Bologna che ha fondato la Fabbri Master Class e che da settant’anni è leader nel comparto degli ingredienti per il gelato artigianale. «Le aziende italiane hanno l’obbligo morale di contribuire al meccanismo del reinserimento sociale. Per questo abbiamo voluto sostenere da subito questo programma volto alla costruzione di una nuova vita per donne che hanno un forte desiderio di riscatto e di costruirsi un futuro».

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