C’è fermento nel mondo del vino del Veneto. E’ di queste ora, infatti, la notizia di due fusioni di un certo rilievo. Eccole.
VALPANTENA CON COLLI MORENICI
Cantina Valpantena di Quinto di Verona acquisisce Cantina Colli Morenici di Ponti sul Mincio (Mantova) grazie ad una fusione per incorporazione approvata domenica 26 maggio dalle rispettive assemblee dei soci, ma che sarà effettiva dal primo settembre.
I 68 soci della cooperativa mantovana si uniscono così ai 320 di quella veronese, aggiungendo 100 ettari di vigneto ai 780 su cui ha potuto contare finora Cantina Valpantena. Un matrimonio che riserva reciproci vantaggi alle due aziende. Cantina Colli Morenici porta in dote una struttura con una capacità produttiva di 30.000 quintali e altri 35.000 di stoccaggio, oggi solo parzialmente utilizzati. Asset preziosi per Cantina Valpantena che negli ultimi anni ha conosciuto una repentina crescita e necessità di spazi e strutture che potranno così essere sfruttati con maggiore efficienza di quanto fatto finora. Inoltre, il punto vendita a Ponti sul Mincio – che da solo attualmente rappresenta la metà del fatturato della Cantina Colli Morenici – è collocato in una posizione strategica, a pochi chilometri da Peschiera e Valeggio sul Mincio, zona di interessanti flussi turistici. Si unirà al network di sei punti vendita di Cantina Valpantena e vi saranno inseriti anche Amarone, Ripasso e gli altri vini della Valpantena particolarmente apprezzati dai turisti. Lambrusco mantovano, gli spumanti Garda DOC, e gli altri vini prodotti in strada Monzambano saranno quindi distribuiti in tutto il circuito dell’azienda veronese.
“Cantina Colli Morenici – dichiara Luigi Turco, presidente di Cantina Valpantena – è una realtà storica che nel 2019 compie sessant’anni. È espressione di un’area che ha sempre prodotto vini di qualità, ma che negli ultimi anni ha incontrato qualche difficoltà per mancanza di una denominazione forte alle spalle. Crediamo fermamente in questi vini e intendiamo mantenere il brand Colli Morenici e l’identità produttiva dell’azienda: grazie alla nostra rete vendita diretta e alla forza del nostro export siamo certi di rilanciare le produzioni, portando vantaggi a tutti. Ringrazio i numerosi soci che sono intervenuti durante questa assemblea straordinaria dando consenso unanime alla delibera proposta”.
“In Cantina Valpantena – dichiara Domenico Gandini, presidente uscente di Cantina Colli Morenici – abbiamo trovato il partner ideale. Un’azienda affidabile con un progetto industriale serio che darà impulso al reparto commerciale nel rispetto dell’identità del nostro territorio”.
Con l’integrazione della due aziende il Consiglio di Amministrazione di Cantina Valpantena aggiungerà due seggi in rappresentanza del territorio mantovano, arrivando così a 11 membri. Il presidente sarà ancora il veronese Luigi Turco.
VITEVIS E CASTELNUOVO DEL GARDA
Cantine Vitevis e Cantina Castelnuovo del Garda si uniscono per rappresentare in Italia e all’estero l’intero patrimonio enologico veneto a marchio Doc. A sancire la fusione per incorporazione tra il gruppo cooperativo vicentino nato nel 2015 dall’unione tra Cantina Colli Vicentini, Cantina di Gambellara e Cantina Val Leogra e la cantina sociale veronese sono state le rispettive assemblee dei soci, convocate in sedute straordinarie rispettivamente sabato 25 e domenica 26 maggio.
La nuova realtà cooperativa, che oggi può contare su 1.350 soci agricoltori, una superficie vitata di 2.800 ettari e un fatturato consolidato di circa 50 milioni di euro, svilupperà a partire dalle prossime settimane un nuovo percorso di potenziamento mirato a una crescita economica di circa il 10% per il prossimo quadriennio attraverso l’espansione dell’export e una presenza ancora più capillare all’interno del mercato italiano. Alla guida di Vitevis è confermato come presidente Luciano Arimini, mentre l’ex presidente di Cantina Castelnuovo del Garda Maurizio Ferri è stato nominato vicepresidente di Vitevis insieme al pari grado Silvano Nicolato.
“E’ un momento davvero molto importante per la nostra realtà – commenta il presidente di Vitevis Luciano Arimini – ci tengo a ringraziare tutti i soci che hanno creduto in questo progetto sostenendolo con i propri voti, il proprio entusiasmo e la fiducia nel lavoro che inizieremo a fare da oggi. Un ringraziamento speciale va anche ai membri del CdA delle due cantine che da oggi sono un’unica realtà e ai due vicepresidenti per l’impegno profuso nel lavorare insieme per creare le migliori condizioni operative per l’inizio di questo nuovo corso”.
Sinergia strategica e operativa, legame con il territorio e ottimizzazione delle risorse sono i concetti chiave della nuova realtà, che potrà proporre l’intera gamma di vini a marchio DOC del Veneto, un vantaggio competitivo di grande rilevanza soprattutto in chiave export.
“I mercati esteri – spiega il direttore di Vitevis Alberto Marchisio – non considerano tanto le singole province ma le grandi zone produttive; riuscire a proporre come unico soggetto le Doc del Vicentino, del Veronese e del Veneto offre maggiore forza commerciale. Dalla sua nascita a oggi Vitevis ha visto il proprio fatturato aumentare da 30 a 38 milioni di euro, le condizioni per continuare questo percorso di crescita e valorizzazione del nostro territorio ci sono tutte”.
Come già successo in occasione della nascita di Vitevis, anche in questo caso la fusione avviene in un’ottica di pieno rispetto e valorizzazione dei marchi storici. Il gruppo manterrà il marchio Cantina di Castelnuovo per i vini prodotti nel territorio veronese, lo stabilimento produttivo e i dipendenti che qui vi lavorano. Il numero delle sedi operative di Vitevis sale dunque a quattro, cinque invece sono i punti vendita dove troveranno spazio le produzioni dei diversi stabilimenti.