In questo bizzarro 2018 capita che, nonostante le piogge e le temperature non soffocanti (inizio agosto a parte), la vendemmia sia abbondante e soprattutto anticipata. In Franciacorta è iniziata un paio di giorni fa, praticamente come in Sicilia e a Formentera.
Quanto ai numeri, è quotata tra i 47 e 49 milioni di ettolitri contro i 42,5 milioni del 2017 la vendemmia 2018 italiana. A stimarlo è l’Osservatorio del Vino dell’Unione italiana vini (Uiv) e dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea). L’Italia inizia quindi la nuova stagione vitivinicola – sostengono gli analisti – da una situazione di leadership di settore avendo mantenuto nel 2017 il primato produttivo mondiale e tenuto a distanza il competitor francese (36 milioni di ettolitri di vino) e quello spagnolo (35,5 milioni di ettolitri).
L’analisi dell’Osservatorio Vino su alcune regioni prese a campione segnala ad esempio nel Nord Italia, in Veneto, che i vigneti sembrano “godere di un buono stato di salute” anche se sono stati certificati danni da sporadiche grandinate e da piovosità intermittente. Nel Sud, in Sicilia, la pioggia e grandinate hanno invece “compromesso localmente quantità e qualità delle uve per l’insorgere di peronospora e oidio”. I dati ufficiali delle previsioni vendemmiali 2018 dell’ Osservatorio del vino saranno invece rese note il 4 settembre a Roma presso il ministero per le Politiche agricole, alimentari e del turismo.