Un Vulcaia Fumè per il tête-à-tête con Robert Redford

Certe volte, penso che sia proprio vero che la perfezione sta nelle piccole cose. Una cipolla cotta al forno, il cielo viola dell’imbrunire e un bicchiere di vino per fare cin cin a questa nuova estate che oggi inizia. Poche cose ma ben piazzate sulla mia tavola frugale, e già mi sento un po’ la Coco Chanel dei fornelli, dedita  all’essenzialità. Mi guarda curioso anche il passerotto che dalla pianta di kiwi che fa ombra al mio giardino cinguetta nella mia direzione insistentemente, ma io non lo considero: sia mai che non sia davvero Del Piero, infastidito dal mio vino e promotore dell’acqua che fa fare tante plin plin… Vade retro a tutti i passerotti astemi. Anche perché questa sera ho scoperto un grande vino. Si chiama Vulcaia Fumè ed è un Sauvignon della zona del Soave fatto dall’azienda agricola Inama.

Vorrei che foste qui a berlo con me. Un po’ torbido, burroso, morbido e pungente al contempo… Mi viene da guardare quanti gradi fa, perchè è un bianco ma col corpo di un rosso, come piacciono  a me. Ecchetelodicoafare: 14,5% che nella mia bottiglia del 2009, bevuta nel 2011, probabilmente sono già 15,5%… Lo guardo e sorrido pensando ad alcuni articoli letti stamattina che parlavano del fatto che i vini italiani sono troppo alcolici. Caro Vulcaia, fortuna che sei così alcolico, ne bevo un bicchiere di meno ma sono felice il quadruplo… Senti qua che corpo, che intensità. Addirittura un po’ torbido da quanto è pastoso. Nessun sentore, al naso, di pipì di gatto, tipica del Sauvignon (lo so che vi fa schifo, ma è vero!), ma mango e qualche spezia indefinita. Ananas e frutta fresca in bocca.

Con la mia cipolla al forno il Vulcaia Fumè è uno spettacolo. Secondo me andrebbe bene anche con una bella parmigiana di melanzane e altri piatti non proprio estivi, chissà magari anche una caldereta di langosta di Formentera… Forse anche una bella scaloppa di foie gras… E adesso che leggo la scheda di questo bel vino ne ho la conferma: la cantina lo abbina alla trippa, ai pesci affumicati come aringhe e salmone, a caviale e  bottarga, al fegato arrostito e alla veneziana, al rognone.

Certo, questo non è un vino per tutti. E’ uno tosto, duro ma sentimentale al contempo. Fascinoso, elegante, ma anche un po’ rude. Struggente e spensierato. Come Robert Redford, uno degli uomini più belli di sempre. Perfetto per questa prima serata d’estate piena di stelle.

Music Menu:

[tube]http://www.youtube.com/watch?v=2uj4pUD7YwI[/tube]   … Lo spettacolo di arte varia di uno innamorato di te…

[tube]http://www.youtube.com/watch?v=FkTtldGRxMo[/tube] … Ha un’atmosfera toscana questa canzone…

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