Qui fa freddo, le cime delle montagne nella notte si sono imbiancate, le vetrine dei negozi sono ormai piene di palline di Natale e renne dorate.
Le temperature minime sfiorano lo zero, le massime non più dei dieci gradi C, e pare non intenda migliorare. L’estate di San Martino, quest’anno, ho idea che non ci sarà. Peccato.
Conoscete i vini del Libano? La Bekaa Valley, i suoi vigneti che fluttuano su un territorio dall’atmosfera magica, le temperature che non superano mai i 25 gradi C e dove si registra una quasi totale assenza di pioggia durante il periodo vegetativo della vite. A idratare costantemente il terreno, lí, sono le nevi che si sciolgono dalle vicine montagne.
Soprattutto i francesi qui hanno fondato delle cantine tra le più affascinanti del mondo, e anche il vino è tutto da scoprire, da assaporare senza il timore di venirne irrimediabilmente sedotti.
IXSIR è una delle cantine più giovani, nata in questa terra crocevia di civiltà solo nel 2008 ma già riconosciuta tra le migliori. Altitudes Rosso (il bianco l’ho inserito nel mio ultimo libro 1001 vini da bere almeno una volta nella vita, Newton Compton, assieme a molti altri vini libanesi come Chateau Musar, Chateau Ka etc) è perfetto per farvi tornare il buonumore se fuori è grigio piombo e piove da diluvio universale. Altitudes Rosso forse è uno dei blend più unconventional che mai assaggerete, mix di sensualità libanese, arte francese e spregiudicata spontaneità caliente spagnola: Cabernet Sauvignon, Syrah, Caledoc e Tempranillo. More, ciliegia, violetta, cremoso, sofisticato e dirompente. Un pizzico di godimento al prezzo di 15 euro a bottiglia. Ben spesi.
#liveyummy
#neverspit
PS. Ho fotografato la bottiglia di Altitude con un tartufo bianco delle Marche. Direi che è un gran bell’abbinamento, visto il periodo. Potete anche gustarlo con soddisfazione assieme a una tartare di cervo, polenta e spezzatino, un brasato. Oppure calamari imbottiti o una zuppa di pesce alla livornese. Anche con una caldereta de langosta funzionerà bene, ne sono certa.