Non è per sminuire una località turistica come Molveno, ma una cucina come quella de La Dispensa farebbe bene a Trento, avrebbe bisogno di una città. Sì perché questo ristorante che ha aperto i battenti da meno di un anno è sicuramente LA novità del panorama culinario del Trentino (e forse anche dell’Alto Adige) e noi appassionati di cucina bella vorremmo posti così dietro l’angolo e aperti 365 giorni. Qui, invece, siamo a un’oretta da Trento e l’apertura è – direi forzatamente – stagionale.
A La Dispensa si pratica l’alta cucina con una fantasia concreta e con grandi materie prime lavorate molto bene. L’esperienza che ho fatto per festeggiare – assai in ritardo – il mio compleanno con quattro amici è stata davvero intensa.
I piatti stupendi: Vitello tonnato “sbagliato” con tonno rosso Balfegò; Tartare di scottona bavarese con uovo di quaglia pochè e fonduta di Fontina; La nostra versione dell’amatriciana con maialino di conta senese; Maialino iberico in oliocottura, la sua salsa profumata alla Colatura di alici di Cetara, soffice di patate e puntarelle. Pane tra i più buoni mai sfornati.
I piatti buoni: Filetto Rossini Rombo con indivia brasata, aria di mandarino e agrumi caramellati; Il cioccolato
I piatti da migliorare: Selezione di crudi (Sauris, Bazzone, Jamón Serrano); Tagliolini al tartufo bianchetto.
Prezzi adeguati. Servizio professionale e solare.
Lunga vita a posti così, guidati da giovani coraggiosi.