Travagliato è la patria del cavallo e qui, seduti al tavolo, non potrete esimervi dall’ordinare una fiorentina di equino o la bresaola, delizia light davvero da non perdere. Tra i tanti ristoranti in cui potrete trovare ospitalità c’è anche Operbacco, vineria e osteria ospitata da una vecchia cascina, dove semplicità e cordialità sono la parola d’ordine. In carta, piatti della tradizione ma anche qualcosa di più creativo, dove comunque, sempre, si riscontra pulizia e chiarezza di sapore, stagionalità della materia prima e qualità.
In un ambiente caldo e accogliente, non avrete che l’imbarazzo della scelta, soprattutto con le paste e i dolci tutti fatti in casa, ma anche con i salumi dei contadini di travagliato e una bella selezione di vini. Da non perdere il Culatello del Berlinghetto e “gocce” di Bagoss o il formaggio di Pezzaze ai ferri, pain brioche e millefiori tra gli antipasti; le pappardelle al salmì d’asino o i ravioloni di zucca con amaretto e tartare di mostarda tra i primi; la bistecca argentina oppure la tagliata di manzo o cavallo e la tartare di cavallo tra i secondi; la crème brulée con salsa di fragole e croccante oppure la sbrisolona con gelato alla crema tra i dolci. Ma c’è anche un po’ di lago e mare nel menu, come la tartare di calamari tiepida e crema di patate, i filetti di sgombro gratinati al pan verde, la lasagnetta espressa al ragù di lago, i “Pici” con le verdurine saltate e coregone, il filetto di branzino e sfoglia di zucchine. Prezzi friendly e spesso serate a tema per “condire” il menu con proposte intriganti tra musica, arte, e letteratura. La guida Michelin quest’anno ha inserito questo locale in guida per la prima volta, con due forchette.