Per la prima volta dall’entrata in vigore del nuovo Trattato di Lisbona, affrontando nello specifico il tema legato alle produzioni Dop e Igp, si sono confrontati pubblicamente il Commissario Dacian Ciolos e il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro.
L’incontro, organizzato dall’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche e da Cnaol, in collaborazione con Origin, Efow e Qualivita, si è svolto in Parlamento a Bruxelles alla presenza di un folto pubblico con l’intervento di numerosi parlamentari.
Due gli argomenti trattati: la definizione di un ruolo chiaro e preciso per i Consorzi di tutela e la possibilità, per questi ultimi, di regolamentare i volumi delle produzioni.
A supportare con forza le richieste del settore sono intervenuti rappresentanti di produttori (oltre a francesi e italiani) provenienti da Austria, Germania, Polonia e Ungheria.
Il Commissario si è detto favorevole all’inserimento di una definizione chiara dei ruoli dei Consorzi di tutela. In merito alla seconda richiesta avanzata dal settore relativa alla programmazione, il Commissario ha specificato che è sua intenzione trattare l’argomento ma è necessario individuare degli strumenti compatibili con la normativa sulla concorrenza e comunque legati ad aspetti qualitativi. Il Presidente De Castro ha ribadito la posizione favorevole del Parlamento e si è detto aperto ad un ampio confronto con la Commissione per definire i contenuti della riforma.
Molto soddisfatto il Presidente di Aicig Giuseppe Liberatore: “il Commissario Ciolos ed il Presiente De Castro, insieme con tutti gli altri parlamentari intervenuti, hanno dato forti segnali di apertura nei confronti delle nostre richieste. È infatti fondamentale
1definire a livello comunitario il ruolo dei Consorzi di tutela che da sempre si occupano, con notevoli sforzi anche economici, della protezione e della valorizzazione delle rispettive Dop e Igp. È poi importante individuare degli strumenti di programmazione delle produzioni adeguati per salvaguardare gli aspetti qualitativi e permettere ai produttori di competere sui mercati”.