Nasceva 35 anni fa, con Edoardo Raspelli, la critica gastronomica italiana. Ecco il contributo del critico, che ricorda gli esordi e la sua storia. Auguri Edoardo!
Era venerdì 10 di ottobre 1975,esattamente 35 anni fa: al secondo piano di via Solferino 28,nella cronaca del Corriere d’Informazione,edizione del pomeriggio del Corriere della Sera,era entrato quattro anni prima un ragazzino magro magro,Edoardo Raspelli.L’aveva assunto Giovanni Spadolini ed era stato messo a seguire tutti gli Anni di Piombo di Milano,dal caso Calabresi e Feltrinelli,all’omicidio di Walter Tobagi….
Quel giorno,però,Edoardo Raspelli debuttò con le quattro pagine settimanali volute del direttore del Corinf di quel momento,Cesare Lanza.
Fu il boom per quel giornale:20 mila copie in più per le pagelle di Edoardo Raspelli che dava i voti alla cucina ed al servizio.Qualche mese dopo,il 7 febbraio 1976,appariva in pagina(singolare per quell’epoca)non solo la foto di Edoardo Raspelli ma un riquadrato contrassegnato da un”Faccino Nero”dove il giovane cronista di nera metteva alla berlina il ristorante peggiore della settimana.
Tra minacce,lettere e telefonate anonime,querele(tutte vinte),corone da morto sotto casa,nasceva la critica gastronomica.
“Sì,perché fino ad allora c’era solo piaggeria:se qualche cosa andava storto nei ristoranti-ricorda Edoardo Raspelli-tutti se lo tenevano per sè.Io ,invece,anche se con molta paura,ho obbedito agli ordini di Cesare Lanza”.
Certo,ai primi del 1900 Hans Bart aveva scritto Osterie d’Italia con prefazione di Gabriele D’Annunzio;più in là Paolo Monelli e Massimo Alberini raccontavano i buoni ristoranti,Luigi Veronelli scriveva libri dal titolo”Italia Piacevole”.Lo stesso Pier Maria Paoletti, il”maestro”di Edoardo Raspelli,che raccontava i ristoranti su Panorama e sulla prima pagina(!!!) del Giorno di Milano,segnalava solo cose positive…
Il 24 gennaio 1985 i ristoranti buoni e cattivi di Edoardo Raspelli approdano su La Stampa,il quotidiano di Torino,nell’inserto TuttoDove curato da Franco Pierini; pochi anni dopo,la critica dei ristoranti si allarga anche a quella degli alberghi.
Oggi,quella del quotidiano La Stampa è l’unica rubrica critica sugli alberghi di tutto il giornalismo italiano.