Per l’estate 2018 gli enotecari italiani si aspettano un exploit di vendite di vino fino al 18%, capitanata dai rosati ma anche dai bianchi aromatici.
Ieri è ufficialmente iniziata l’estate e Vinarius – l’associazione delle Enoteche Italiane che conta un centinaio di enoteche in tutta Italia – offre un quadro esaustivo sull’andamento dei consumi dei vini preferiti durante l’estate e delinea i trend di vendita per i prossimi mesi.
L’”osservatorio” delle enoteche italiane riporta in primis un rinnovato interesse per i vini rosati.
“Vini freschi, leggeri e facili da abbinare. Non stupisce che il consumatore sia attratto dai vini rosati, specialmente durante la stagione calda – ha commentato Andrea Terraneo, Presidente Vinarius – “Negli ultimi tre anni abbiamo registrato un aumento della richiesta anche del 20% e, se fino a pochi anni fa i vini rosati venivano sottovalutati, possiamo dire che oggi questa tendenza si sta senz’altro invertendo”. Sull’origine dei rosati maggiormente richiesti, l’analisi Vinarius conferma il Salento come la patria dei rosé (i vini salentini rappresentano fino al 60% delle richieste); seguito dal Garda e dall’Abruzzo.
Ma non sono solo i vini rosati a riscuotere attenzione da parte dei consumatori: negli ultimi tre anni anche i vini bianchi aromatici hanno visto un’impennata delle richieste. Dal 2014 ad oggi, il 65% delle enoteche Vinarius intervistate registra infatti per le varietà Gewurztraminer, Moscato e Malvasia un aumento medio del 20/30% con punte anche del 50%.
Per quanto riguarda la suddivisione delle vendite estive di vini (comprese tutte le tipologie: fermi e spumanti, secchi e dolci), sono i vini bianchi ad andare per la maggiore. “Durante l’estate oltre la metà delle vendite in enoteca è rappresentata dai bianchi, con punte in alcuni casi anche del 70% . A seguire i vini rosati, che invece rappresentano circa il 30% delle vendite e infine i vini rossi che sfiorano fisiliogicamente in questo periodo solo il 25% – riporta Terraneo – L’estate è appena iniziata, ma siamo ottimisti sui trend di vendita: non si prevedono cali e circa la metà delle nostre enoteche stima un aumento delle vendite rispetto allo scorso anno, con tendenza media tra il +13 e il +18%”.
Vinarius traccia inoltre il profilo del consumatore medio di vino in enoteca nella stagione estiva, ed indica che il 50-60% dei consumatori è generalmente compreso nella fascia di età dai 30 ai 50 anni, mentre il 25-30% sono giovani tra i 18 e i 30 anni e un altro 25-30% riguarda consumatori di oltre 50 anni. Tra i consumatori viene rilevata in generale una maggiore presenza di pubblico maschile (in media: 65% uomini e 35% donne), ma è da notare che mentre al centro-nord la presenza è circa paritaria tra uomini e donne, al centro-sud si rileva un 70% di presenza maschile un 30% di presenza femminile.
Infine, segnali positivi arrivano anche dalle curiosità riportate dagli enotecari italiani sul tema degli andamenti estivi: una maggiore attenzione per gli spumanti, anche per quelli meno noti e non legati ad un brand (segnalata specialmente dalle enoteche del sud con riferimento ai rosati); un incremento per le vendite di vino biologico e una crescita dei consumi nelle zone che hanno investito e promosso attività di enoturismo. L’arrivo dell’estate non sembra quindi arrestare il consumo di vino, ma lascia anzi pensare a un consumatore progressivamente più scrupoloso e attento alla qualità.
La panoramica fornita da Vinarius conferma inoltre l’associazione come punto di riferimento non solo per la categoria enotecari, ma anche per l’intero comparto vino italiano.