L’altro giorno ho avuto una riunione d’urgenza con le mie amiche. Una di loro, infatti, aveva lanciato l’allarme rosso. La prima uscita con un ragazzo che aveva fatto il diavolo a quattro per portarla fuori era stata un incrocio di commedia all’italiana alla Lino Banfi con finale simile alle tante volte in cui Fantozzi cerca di abbordare la signorina Silvana.
Lui le aveva dato appuntamento sotto il suo ufficio per un aperitivo. Erano andati in un locale che lui frequentava abitualmente e dove aveva ordinato una bottiglia di Champagne, un Roederer Brut. Brillante, aveva pensato lei. Il tempo di stappare e bersi un calice, chiacchierando del più e del meno, poi lui riceve una telefonata a cui non risponde. Il telefono continua a suonare e lui si fa un po’ nervoso, ma cerca di dissimulare. Lei, pensando che fosse qualcosa di lavoro, lo invita a rispondere. Lui declina, dice che non ha importanza. Adesso è lì con lei, che è bellissima, che sognava da anni di poterla frequentare, che la trova così sexy. Poi sbianca. Perché di fronte al loro tavolino si è piazzata una ragazza, che lo guarda con odio e gli chiede spiegazioni.
Riassunto. Il ragazzo in questione usciva anche con lei da qualche mese e oltre che con lei anche con un paio d’altre. Più la nostra amica.
Che c’è di male? In generale niente, se non fosse che quando si vuole essere poligami bisognerebbe farlo con un po’ di intelligenza. Il tradimento, la pluralità di rapporti, è per le persone dotate di una certa furbizia, molta sagacia, tanta presenza di spirito e molta molta molta memoria. Le orizzontali o le verticali enologiche e sentimentali non sono cosa che tutti possono affrontare. Quando si è poligami non puoi portare le stesse ragazze negli stessi posti o a casa tua. Non solo non è elegante, ma è anche infinitamente stupido perché tutte sanno dove trovarti, metti anche solo per farti una sorpresa che poi si trasforma in una catastrofe come quella accaduta alla nostra amica.
Lei, ignara e colpevole solo di aver accettato l’invito a un aperitivo, si è dovuta sorbire l’imbarazzante sfuriata pubblica della ragazza nr 2 (o 3 o 4), che nel frattempo aveva scoperto tutte le storielle dell’amico, lo aveva seguito e aveva deciso di stanarlo. Nel modo più eclatante possibile e con la nostra amica come malcapitata “cornuta e mazziata”, nel senso che almeno avesse consumato qualcosa… Meno male, abbiamo convenuto, che sul tavolo c’era quella buona bottiglia di Roederer che, mentre l’altra ragazza sbraitava, lei si apprestava a godersi, placida e anche un po’ divertita. E lui? Dopo un po’ è riuscito a trascinare la sua innamorata fuori dal locale ed è sparito. Non si è più fatto sentire. Almeno in questo è stato intelligente.
Dopo aver stemperato la storiaccia con una risata, anche noi ci siamo aperte una bottiglia di Roederer e abbiamo iniziato a fare qualche considerazione. Perché in tutti questi anni di onorata carriera sentimentale, non era la prima volta che capitava una situazione simile a qualcuna di noi. Alcune erano state anche peggio.
Perché gli uomini non mettono in chiaro subito le cose? Perché per portarti a letto provano sempre a farti sentire l’unica? Perché offendono la tua intelligenza raccontandoti palle colossali (solitamente che lei è una ex ancora perdutamente innamorata di lui) a cui evidentemente pensano tu crederai (tutti quei muscoli tonici dovevano farti capire che crede molto in se stesso) come se fossi una nata ieri (potrebbe essere un complimento, dimostri molti meno anni che hai, ma in quel momento ti fa solo incazzare)?
Non dovrebbe essere difficile capire come si fa, non avete visto neanche un film di James Bond?!
Credo che al giorno d’oggi nessuna di noi sia più disposta a farsi raccontare e a credere alle favole, ma che preferisca avere davanti carte scoperte per poter decidere se rilanciare o lasciare la partita prima di infilarsi in situazioni ridicole, dove spesso è troppo tardi e uno Champagne non basta per farti tornare il sorriso.