Los Cabos è la punta estrema della Bassa California, Messico, lì dove il Mar di Cortez si incontro con l’oceano in un evento naturale unico nel suo genere. D’inverno è qui che si viene per vedere lo spettacolo delle balene grigie, d’estate ci si trovano sempre i leoni di mare e le tartarughe, che scelgono le sue spiagge per deporre le loro uova. E se siete amanti della pesca, sappiate che il mare è talmente pieno di pesci che chiunque – anche il più inesperto – ha più del 95% di possibilità di pescarne uno.
Ed è sempre a Los Cabos che George Clooney passeggia con la Canalis, oppure Cindy Crowford e tante altre star hollywoodiane che qui hanno casa nella zona chiamata El Dorado. Vi ricordate il primo film di Sex & the city, quando Carrie, lasciata sull’altare da Big, viene portata dalle sue amiche in Messico, nel resort che lei aveva prenotato per la sua luna di miele? E’ qui, a Los Cabos, e si chiama Esperanza (ma quello di cui vi parlerò tra poco è moooolto più bello). Non è un caso, perchè qui ci sono alcuni tra i resort più belli del mondo. Uno di questi è Las Ventanas al Paraiso, dell’americano gruppo Rosewood. Non è facile descrivere la magia di questo luogo che la sera si illumina solo di candele e lanterne e di giorno vi regala atmosfere di relax super lusso, con un maggiordomo per ogni vostra esigenza (persino quello che vi pulisce gli occhiali da sole!) che svolgono i loro servizi sempre con il sorriso e con una gentilezza talmente spontanea da sembrare surreale, quantomeno se pensate all’Italia o a tanti altri posti dove difficile trovare, pur pagando cifre stellari, location e personale così affabili. Nonostante questo resort sia una meraviglia perfetta in ogni singolo dettaglio – piena zeppa di artigianato messicano in ferro battuto, vetro soffiato, coccio e ceramiche, tessuti ricamati – è proprio l’atmosfera regalata dalle persone che non si può raccontare e che è il segreto de Las Ventanas, diretto magistramente da Lionel Álvarez (managing director), Joaquim Lemos da Costa (Food&beverage manager) e dallo chef di Avignone Fabrice Guisset.
In un luogo dove non riuscite a trovare imperfezioni, anche la cucina non vi deluderà. Tre i ristoranti: uno seagrill con specialità alla griglia soprattutto di pesce, ma non solo; un sushi restaurant; uno ristorante più sofisticato a bordo piscina. Tutti all’insegna delle specialità messicane, che qui sono il leit motiv e vengono sublimate dalla maestria di Fabrice (amante della cottura in forno) e dai suoi collaboratori.
Ma a Las Ventanas potrete mangiare romanticamente sulla spiaggia e in ogni angolo dell’hotel vi piaccia di più, con coreografie allestite per voi che quasi sembra un film. E non mancano nemmeno le cene a tema, come quella messicana, con tanto di spettacolo con i fuochi, in cui la spiaggia si trasforma in un ristorante sotto le stelle, illuminati dalla luce di lampioncini e di falò allestiti per l’occasione.
Il mais, chiaramente, qui è uno dei protagonisti, visto che in Messico ci è nato. E ho avuto la fortuna non solo di gustarlo in mille declinazioni, ma anche di assaggiare una vera e propria rarità: il tartufo del Messico, escrescenza che nasce dalla pannocchia dopo giornate molto piovosa, non commestibile se non lavorata e di un sapore dall’intensità inebriante. Proprio come il tartufo.
Prima di partire GG ha pensato bene di far conoscere a Fabrice una ricettina che poteva essere, ogni tanto, l’alternativa alle sue buonissime tortillas di mais. Il tortel de patate, ricetta trentina che, nella sua versione originale conservata e divulgata dalla Confraternita del tortel de patate viene fatta semplicemente grattugiando le patate a julienne, quindi salarle e poi procedere con il friggere un cucchiaio di composto, sagomato in padella a mò di frittella. Fabrice era molto divertito e mi ha permesso di entrare nella cucina del resort per prepararglielo… Il risultato? Lo vedete nelle foto qui sotto!