Riporto pari pari, senza commenti causa probabile influenza virale che mi fa connettere meno del solito, un comunicato stampa che penso interesserà molti di voi.
Perché queste anomalie nella gestione commissariale della La Vis? Firmani interroga.
Il commissario della società cooperativa La Vis, nominato dalla Giunta Provinciale per provvedere al risanamento della società, è stato prorogato nel suo incarico (della durata originaria di 6 mesi) grazie ad una modifica della legge regionale, inserita nell’ultima finanziaria. Il mandato commissariale, in scadenza il 12 marzo 2012, è diventato annuale, pertanto scadrà il 10 settembre 2012.
“Questa modifica rappresenta di per sé un trattamento particolare – sostiene il consigliere provinciale IDV Bruno Firmani. Per quanto visto sino ad ora, pare che la La Vis sia l’unica cooperativa commissariata che ha potuto usufruire di una modifica della legge regionale. Se ve ne fossero altre gradiremmo sapere quali. E se guardiamo alle anomalie che fanno riferimento a tutta la vicenda della società La Vis e del successivo commissariamento, quella che riguarda la modifica della legge non è l’unica.
Pare infatti che il commissario, oltre che vice presidente del Consiglio di Amministrazione di Trentino Marketing, sia anche consigliere dell’Osservatorio Permanente per l’Economia e Segretario della Camera di Commercio di Trento, oltre che socio amministratore della nota cantina ZF4 di Lazise ed anche socio amministratore della società agricola Marcato Avelino ed eredi Zanoni, sempre di Lazise.
Non potrà magari essere riscontrato a suo carico un conflitto di interessi con la gestione commissariale della La Vis? Le due cantine, che lo vedono in veste di amministratore, non potrebbero essere in concorrenza tra di loro? Ed ancora le due cantine intrattengono per caso rapporti commerciali? Le aziende ZF4 e Marcato Avelino hanno mercato anche in Trentino? “
A tal proposito il consigliere Firmani chiede, senza peraltro nulla togliere alla professionalità del suddetto commissario, perché non sia stato nominato un altro manager che potesse escludere queste implicazioni. Osservazioni sollevate, peraltro, anche dal presidente della Camera di Commercio, dalle colonne di un quotidiano locale, relativamente al protrarsi dei tempi del mandato di commissario ed eventuali ricadute sull’incarico di segretario della Camera di Commercio di Trento.
Elena Baiguera Beltrami
UFFICIO STAMPA
IDV Trentino
Gruppo Consiliare Provinciale
0461.227333
pensavo un ingegnere sapesse fare di conto…. visti i conti delle società gestite dal Commissario… devo ricredermi… … non sa fare 2+2 ….
E’ un eufemismo definire il commissario “manager”, il suddetto e’ un politico di razza pura e si muove come un politico scaltro e furbo e si sa’ in Italia i politici tutti hanno molto a cuore il bene comune e il benessere dei cittadini di cui sono i rappresentanti
MI FA MALE LA LAVIS
Mi fa male ogni tipo di potere,quello conosciuto ma anche quello sconosciuto,sotteraneo. Mi fanno male i politici,più che altro….tutti,sempre più viscidi sempre più brutti. Mi fanno male gli imbecilli i ruffiani. E come sono vicini a noi,come ci ringraziano come ci amano.Ma si vorrei anche dei bacini,dei morsi sul collo….per capire bene che lo sto prendendo nel culo(…) da quelli che fanno il mestiere della politica. E mi fa male che ci sia ancora qualcuno che crede ancora che “loro” facciano qualcosa per noi,per le nostre famiglie per il nostro futuro.
No, non c’e una scelta, una sola scelta che sia fatta pensando a cosa serve al paese. No solo quello che conviene di più al gruppo,al partito [ amici e parenti]….per contare di più,per avere piu potere. Certo lo fanno solo per se stessi,per il loro schifosissimo interesse personale,farebbero qualsiasi cosa venderebbero i colleghi gli amici i figli. Cambierebbero colore,nome,nazionalità, darebbero coltellate ai compagni di partito,pur di fottergli il posto (—). C’e solo l egoismo incontrollato,la smania di affermarsi,il denaro il potere,l avidita’ più schifosa (…) La cosa che mi fa più male è vedere i nostri figli con la stanchezza anticipata di cio che non troveranno. (Giorgio Gaber, Mi fa male il mondo. 1972)