Siete mai saliti su una scala non fissata alla parete e alta fino a venti metri per raccogliere dell’uva? Allora non siete mai stati nell’agro aversano, dove le viti di asprinio sono maritate ai pioppi e si arrampicano fino a quindici metri di altezza dando vita ad un sistema di allevamento oggi unico, l’alberata aversana.
Le persone che curano questi vigneti non sono coltivatori convenzionali, usano scale strette e alte per tutte le lavorazioni che interessano la vite: la potatura, i trattamenti e la raccolta. Non possono utilizzare cesoie e forbici e l’unico modo che hanno per reggersi è incrociare le gambe tra i pioli delle scale. Usano fescine per raccogliere l’uva e foglie di vite per calarle giù senza tagliarsi le mani. Quando devono spostare le scale effettuano la “passata” innalzandole su nel cielo sfidando il comune concetto di equilibrio. Un appassionato qualche anno fa disse che gli sembrava di vedere degli uomini ragno e mai definizione parve più appropriata.
Per avere un’idea potete visionare il video all’indirizzohttp://www.grottadelsole.i
Per info: 081.8762566 referente: Francesco Martusciello
La visita è stata organizzata con l’Associazione Sommelier di Napoli e Caserta, referente Tommaso Luongo al numero 335.6790897.