La Cina sta registrando una crescita di oltre il 30% nelle esportazioni italiane: il più forte tasso di espansione fra i principali Paesi produttori di vino.
Questo anche grazie all’attività di Italia del Vino – Consorzio, che venerdì scorso ha organizzato “Grand Tasting” al Chao Hotel, prestigioso hotel di Pechino, con 4 testimonial d’eccezione per presentare il life style italiano attraverso il vino e la sua storia, la moda come parte importante della cultura del nostro paese, l’animo sportivo grazie alle automobili più prestigiose e una tradizione gastronomica millenaria. Questo è quello che ha raccontato il Consorzio grazie a un originale format in cui l’italianità e i nostri tratti distintivi sono stati il fulcro di un pomeriggio dal gusto made in Italy in un format innovativo: con live streaming dal tasting e video interview con le principali video website della Cina, per le sedici cantine italiane presenti è stata l’occasione di raccontarsi a 360 gradi e poter presentare il meglio della propria produzione vinicola. Il tutto in un contesto non scontato, mai banale, non autoreferenziale: parlando direttamente, attraverso Wechat, Weibo, Youku, Tudou, Leshi e molti altri social, con la nuova generazione di consumatori cinesi.
Italia del Vino raggruppa sedici prestigiose realtà leader del vino italiano, con un fatturato complessivo prossimo al miliardo di euro ed una quota export vicina all’8% del complessivo export nazionale di settore. Dal 2009 lavora sui mercati internazionali con lo scopo di incrementare la conoscenza e la cultura del vino italiano; aumentare la penetrazione complessiva del vino italiano nel mondo e sviluppare la conoscenza complessiva dell’Italian lifestyle. Le sedici realtà (Banfi; Cantina Mesa, Cantine Lunae; Casa Vinicola Sartori; Di Majo Norante; Drei Donà; Ferrari Fratelli Lunelli; Gruppo Italiano Vini; Librandi Antonio e Nicodemo; Marchesi di Barolo; Medici Ermete & Figli; Ronchi di Manzano & C.; Santa Margherita Gruppo Vinicolo; Terre de La Custodia; Terredora di Paolo; Zonin1821) operano in 12 regioni vinicole italiane coprendo una proprietà complessiva di 10mila ettari vitati e muovendo una forza lavoro complessiva di oltre 2mila unità dirette.