I vini che mentono,
come gli uomini

Esistono vini che mentono? Vini che fanno di tutto per sembrare una cosa e poi sono un’altra? La riposta è sì, perché può capitare che, ad esempio, al naso un vino prometta faville e poi in bocca queste aspettative siano disattese. Pensateci bene, vi sarà sicuramente già capitato di incontrare dei tipi enoici di questo genere.

È lo stesso anche nelle storie d’amore: capita che una ragazza faccia finta di volere solo un rapporto “leggero” per non intimorire il ragazzo di cui è innamorata, mentre in cuor suo spera che la relazione diventi qualcosa di serio; capita che un ragazzo si finga innamorato solo per soddisfare le sue mire, e una volta raggiunte avanti un’altra. Il mondo va così, soprattutto quando si è giovani.

Quello che non ammetto, invece, è che la cosa vada così quando tutti e due sono, come si dice, “grandi e vaccinati”: in questo caso è d’obbligo giocare a carte scoperte, e al rogo chi bara. Eppure, capita (e spesso) anche da adulti. Le femmine più perfide giocano la carta del restare incinta e io condanno questo atteggiamento due volte: sono severissima perché con la vita di un bambino non si deve scherzare mai, per nessuna ragione.

I maschi, invece, anche da grandi perseverano con le menzogne. Non importa se tu metti subito le cose in chiaro e spieghi che non sei lì per trovarti un passatempo con cui divertirti una volta o due al mese: non sei né annoiata né alla ricerca di un cowboy che provi a domarti tutta la notte (anche perché in questo caso non avresti certo scelto lui). È l’emozione, la possibilità di amare ancora, quello che intravedi tra voi due e glielo dici, giochi a carte scoperte perché per te è il minimo portare rispetto per la persona che hai difronte. Non importa nemmeno se lo ripeti più volte, se fai anche dei gesti molto chiari per fare in modo che, se verba volant, i fatti dimostrino ancora più esplicitamente i tuoi intenti.

Lui, il maschio che ormai ha deciso che ti vuole, se ne infischierà. Non importa se ha 40, 50 o 60 anni. Mentirà, o comunque tergiverserà, in modo abilissimo, perché giocare a carte scoperte nel suo caso significherebbe probabilmente perderti. E questo non può accadere, perché ormai l’obiettivo è nel mirino e va centrato. Deve essere lui a catturare la magnifica preda, quella che tutti sognano e che nessuno è mai riuscito a prendere, deve essere lui il prescelto. Costi quello che costi, anche ferirti a morte, trattandoti come una sciacquetta. O come una escort d’alto bordo, da chiamare all’occorrenza (non solo per sesso, anche per fargli fare bella figura a una cena con gli amici).

Non auguro a nessuno di incontrare maschi di questo genere, ma credo – ahimè – che prima o poi sia capitato a tutte noi. E ci siamo ritrovate con il cuore a pezzi e con una frase che continua a girare in testa, che suppergiù fa così: “Come ho fatto a essere così stupida”. La verità è che non è stupidità. La verità è che abbiamo avuto il cuore in mano e, giocando a carte scoperte tra adulti, ci aspettavamo di ricevere in cambio lo stesso trattamento. Ma non è andata così. Ci vuole fegato, rispetto e classe per essere corretti. Non è da tutti, anzi, è da pochissimi.

Con un vino che mente è facile: lo butti e ne stappi un altro. Peccato non riuscire a fare lo stesso con quegli uomini che non sono riusciti a fare a meno di giocare con i nostri sentimenti offendendo profondamente anche la nostra intelligenza. Se avete il cuore spezzato per colpa di uno così, datevi tempo e stappatevi una Cuvée Prestige, essenza della Franciacorta in stile Ca’ del Bosco, prodotta solo con le migliori selezioni di uva Chardonnay (75% ), Pinot nero (15% ) e Pinot bianco (10% ) provenienti da ben 134 vigne, che vengono vinificate separatamente e poi assemblate alle riserve delle migliori annate (almeno il 20% ), nel rito magico della creazione della Cuvée. Solo dopo 28 mesi di affinamento sui lieviti questo vino viene rilasciato per esprimere la sua ricchezza con note fresche di fiori bianchi e frutta gialla, e la sua identità.

Ed è identità la parola su cui voglio puntare, perché è una virtù scritta nell’etimologia di un termine antico: idem, ovvero essere se stessi. Ecco, nonostante tutto, nonostante questa o qualsiasi altra delusione, vale la pena continuare a essere sempre se stessi, non rinnegarsi, non cambiare la propria voglia di vivere e di amare per diventare qualcosa di più brutto, cinico e cupo. Insomma, non diventate lui.

Le bollicine alleggeriscono qualsiasi cosa, anche il pensiero di un maschio codardo a cui abbiamo dato sin troppo e non quello che si sarebbe meritato.

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