I Sodi di S. Niccolò 2018 – Toscana IGT
L’origine del nome deriva dalla parola usata dai contadini toscani per descrivere quei terreni che dovevano essere lavorati a mano, essendo troppo duri (appunto sodi) o troppo ripidi per permettere l’impiego dei buoi. San Niccolò, invece, è il nome della Chiesa del 1300 che sorge nella proprietà di Castellare intorno a cui si trovano alcuni dei vigneti più vocati. In etichetta, gli iconici uccellini (disegnati dall’ornitologo John Gould) presenti da sempre sui vini rossi di Castellare, simbolo dell’impegno quotidiano per una viticoltura sostenibile che l’azienda porta avanti da oltre 43 anni.
La vendemmia 2018
La stagione 2018 è iniziata con un germogliamento precoce dovuto a temperature più alte della media nei mesi di marzo e aprile, seguite da un maggio abbastanza piovoso. In generale, tutta la primavera nel Chianti Classico si è caratterizzata per temperature più basse di 3-4° rispetto alla media di periodo, mentre l’estate è stata abbastanza nella norma. Un settembre meraviglioso, con un susseguirsi di giornate soleggiate ed una sensibile escursione termica fra giorno e notte, ha poi permesso di giungere ad una perfetta maturazione fenolica e aromatica delle uve.
Il processo di vinificazione
La raccolta manuale delle uve ha avuto luogo nella prima settimana di ottobre ed i grappoli, posizionati in piccole cassette per evitarne lo schiacciamento, sono stati immediatamente trasferiti al tavolo di selezione per la cernita e la diraspatura degli acini. La fermentazione alcolica è avvenuta in vasche d’acciaio, separatamente per le due varietà, a circa 25°C per 7 giorni. A seguire, circa 20 giorni di macerazione sulle bucce e poi svinatura e fermentazione malolattica. Ad inizio 2019 il vino è stato trasferito in barriques, per 2/3 nuove ed 1/3 usate, per circa 30 mesi. Concluso il periodo in legno è stato effettuato l’assemblaggio e, dopo un breve periodo in vasca, I Sodi di S. Niccolò 2018 è stato imbottigliato ove ha affinato per altri 10 mesi prima dell’immissione sul mercato.