Il mese scorso un nuovo supermarket è stato aperto a Topeka, Kansas.
E’ dotato di un nebulizzatore d’acqua automatico che mantiene freschi i prodotti…
Nel momento in cui viene attivato il nebulizzatore puoi sentire il suono di un tuono lontano e l’odore di pioggia…
Quando ti avvicini al reparto dei latticini, senti in sottofondo un muggito di mucche e l’odore di fieno appena tagliato…
Al settore macelleria aleggia l’odore intenso di bistecche alla brace con cipolle, mentre nei pressi dello scaffale delle uova, sentirai i tipici versi di polli e gallina e uno stuzzicante aroma di uova al bacon.
Infine, lo scaffale del pane è soffuso dell’odore fragrante di pane e dolci appena sfornati…
Chi mi ha segnalato questa notizia dice che la carta igienica in questo supermarket non vuole più comperarla… 😉
Umorismo a parte, comunque, ecco che si avvera una nuova frontiera del marketing di cui qualche anno fa si stava solo ipotizzando le potenzialità. Così l’esperienza shopping diventa sensorialità a 360 grandi.
Queste “americanate” mi piacciono un sacco! Spero si diffondano presto anche da noi. Quando finalmente ci saremo ben ubriacati di virtuale anche nel food e beverage, tornerà la risipiscenza dei consumatori riscoprendo pian piano di avere un cervello proprio.
Non pensi? ciao, ciao!
Sai che in Italia 2 anni fà a Vignola (MO) un nuovo supermercato CONAD ha installato un impianto che ancori oggi funziona e permette di sentire ,in modo segnalato, i profumi e gli aromi di 5 reparti.
L’azienda che ha fatto il tutto ha un sito http://www.ariaprofumata.it
L’incremento nelle vendite è stato anche documentato.
Ciao
Wow Gino, interessantissimo, appena rientro approfondisco
Beh, mi piacerebbe proprio sapere come fanno con il vino… Che suggestioni creano…