Si svolgerà il 27 maggio alle 17 alla Scuola alberghiera di Tione (TN) e credo sia davvero un momento importante per il settore.
CULTURA DELLA RISTORAZIONE, TERRITORIO E RISORSE UMANE: “…ma si può fare di più?”
Punti di riflessione e di discussione:
- Quando si può parlare di cultura della ristorazione?
- Chi è portatore di cultura ristorativa? E quali caratteristiche e competenze dovrebbe avere chi è portatore di questa cultura?
- Quanto ha interagito la tradizione del nostro territorio con la ristorazione e con questa ipotetica cultura ristorativa?
- Che sensibilità c’è, oggi nelle nostre valli, nei confronti dell’enogastronomia in genere e quante sinergie ed innovazioni ci sono?
- Chi educa ad una cultura della ristorazione?
- Che ruolo dovrebbe avere la nostra scuola in tale contesto?
- Le famiglie spesso considerano le scuole professionali, compresa la nostra, come scuole di serie B. Ciò accade perché cultura e ristorazione sono due cose distinte e distanti?
- Come si può, per quanto concerne le sinergie da parte degli attori, più o meno istituzionali, uscire da tale impasse?
I relatori di questa tavola rotonda, moderata dal giornalista Ettore Zanon, saranno Paolo Miorandi (che si occupa da oltre vent’anni di psicologia del lavoro, insegnando e svolgendo attività di ricerca e formazione), Paolo Perullo (docente di Estetica della gastronomia presso la Facoltà di Scienze gastronomiche di Pollenzo-Cuneo), Daniela Carlini, responsabile per la provincia di Trento dei progetti di innovazione scolastica e formazione professionale, Nereo Pederzolli, giornalista Rai. E parteciperò anch’io. Per questo, se avete voglia, mi piacerebbe avere qualche vostro spunto di riflessione su questi temi, in modo da poter fare una relazione ancora più precisa e approfondita.
Naturalmente, vi aspetto a Tione, se vorrete.
Trovo molto positivo e simolante il fatto che la “nostra” scuola si proponga per dibattere argomenti di attualità legati al mondo del lavoro a cui è rivolta. Dimostra un’attenzione che spesso molti attori istituzionali non hanno e per questo mi complimento con il direttore Emilio Salvaterra per l’iniziativa alla quale cercherò sicuramente di partecipare. La capacità di mettersi in gioco, il confronto, le idee che nascono dove si fa formazione sono il primo passo verso la soluzione dei problemi legati alla ristorazione e inoltre strumento fondamentale per dimostrare che le scuole professionali non sono di “serie B”.