Come ormai da consuetudine, durante l’ultima giornata di Cheese (la manifestazione internazionale di Slow Food dedicata a le forme del latte svoltasi a Bra – Cn – dal 16 al 19 settembre), si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Locali del Buon Formaggio, riconoscimento al valore del lavoro che osti, ristoratori, negozianti e selezionatori portano avanti con impegno, passione e costanza nella promozione della produzione casearia buona, pulita e giusta.
Il Premio non prende in considerazione solo l’assortimento dei formaggi che il ristorante o il negozio specializzato offrono al pubblico, ma va oltre, mettendo in risalto l’interesse e l’attenzione del titolare del locale verso i formaggi. Si deve cioè presentare il formaggio, descrivendone gli ingredienti, la provenienza, le tecniche di lavorazione. Perché ogni prodotto ha una storia, che dipende da chi lo produce, dall’alimentazione degli animali e dalla cantina di affinamento e stagionatura. È prediletta, ovviamente, la presenza di formaggi a latte crudo e senza la presenza di fermenti di sintesi o di tecniche di produzione industriali.
Alla premiazione dei 500 locali selezionati hanno partecipato Roberto Burdese, presidente Slow Food Italia; Piero Sardo, presidente Fondazione Slow Food per la Biodiversità per Onlus; Marco Bolasco, amministratore delegato Slow Food Editore, Paolo Ciapparelli, presidente Consorzio di Salvaguardia del Bitto storico; Beppe Rovera, giornalista Rai.
Il pubblico potrà riconoscere i premiati grazie alla vetrofania esposta nei locali per i prossimi due anni, quando si terrà Cheese 2013 e la nuova edizione del Premio.
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