Gorgona. Il vino di Frescobaldi e dei detenuti

Il lavoro della terra, duro e che segue i ritmi della natura, che ti piaga la faccia e le mani, oltre che l’anima. Probabilmente non c’è niente di più che faccia riflettere, che faccia vedersi in un’altra dimensione, che il lavoro dei campi, e nella vigna in particolare. Ecco perché il progetto di Frescobaldi per Gargonza, l’isola carcere toscana dalle spiagge incantate, fa bene e per questo il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha assicurato che «è una bella iniziativa: la moltiplicheremo come i pani e i pesci».

Il progetto, finanziato dalla Cassa Ammende del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e realizzato con la collaborazione tra la direzione della casa di reclusione di Gorgona e Marchesi de’ Frescobaldi, l’azienda di vini toscana con oltre 700 anni di storia, proprietaria sull’isola di diversi ettari di vigneti.

Il vino Gorgona, prodotto in collaborazione con i detenuti, è un bianco a base di Vermentino e Ansonica e da giugno le 2.700 bottiglie prodotte per ora saranno presenti nei migliori ristoranti ed enoteche italiane.

Il carcere di Gorgona , che ospita 50 detenuti, conta anche su un’azienda agricola con circa 400 capi di bestiame e che produce olio e formaggio.

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