Torna la ricorrenza mondiale designata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare il ruolo del tonno nella nutrizione mondiale e sottolineare la necessità di una gestione sostenibile della sua pesca. Numerosi i progetti e le certificazioni dell’industria ittica a sostegno della tutela e protezione della biodiversità marina, in linea con gli obiettivi della FAO e dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. A guidare la produzione di tonno è il prodotto in scatola, un comparto che solo in Italia ha un valore di circa 1,3 miliardi con un consumo di 153.000 tonnellate (dati 2018 ANCIT – Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare).
Per salvaguardare la sostenibilità, i protagonisti dell’industria ittica hanno avviato negli ultimi anni importanti progetti, con la creazione di iniziative e certificazioni ad hoc, finalizzate alla conservazione e alla tutela dell’ecosistema marino e della biodiversità, alla difesa dell’equilibrio tra le risorse e l’attività di pesca, assicurando il naturale rinnovamento, evitando il sovra-sfruttamento, la pesca illegale e accidentale. E nel corso dell’ultima Assemblea Generale delle Associazioni europee dei trasformatori ed importatori di pesce (AIPCE-CEP), in collaborazione con la FAO, i protagonisti della filiera hanno condiviso l’esigenza di cooperare per la protezione della vita sott’acqua in maniera sostenibile e innovativa, anche per garantire a lungo termine l’approvvigionamento adeguato di materia prima.
“In Italia, il mercato delle conserve ittiche è un riferimento per tutto il settore – afferma Simone Legnani, Presidente ANCIT – I consumatori totali di tonno in scatola sono il 94% della popolazione e quasi 1 italiano su 2 (43%) lo mangia ogni settimana, soprattutto perché è salutare, conveniente e rispecchia gli stili di vita moderni. Per diverse ragioni l’industria del tonno ha delle ottime prospettive, soprattutto perché risponde alla crescente richiesta di cibo nel mondo. E per garantire l’approvvigionamento di tonno sul mercato, anche l’industria di trasformazione deve essere sostenibile e innovativa a livello globale. Per questo il settore è rispettoso dell’ambiente, adottando processi di produzione che garantiscono la riduzione degli sprechi e l’uso di materiali riciclabili come la scatoletta d’acciaio e il vetro in linea con le tendenze di riciclo delle confezioni”.
Un’indagine commissionata Doxa/ANCIT ha fotografato il vissuto e la conoscenza degli italiani rispetto al tonno in scatola. Scopriamo che questo alimento piace soprattutto agli under 25 e alle famiglie dove ci sono i bambini. I consumatori totali di tonno sono il 94% della popolazione e quasi 1 italiano su 2 (43%) lo mangia ogni settimana, soprattutto perché è versatile, facile e veloce da preparare. Ma anche in virtù dei suoi valori nutrizionali. E tra gli italiani che praticano sport – circa il 50% del campione analizzato – 7 su 10 lo inseriscono nella “Top 5” degli alimenti a cui non saprebbero rinunciare (insieme a carni bianche, legumi, yogurt e bresaola).