Girellando per la rete mi sono imbattuto in questa notizia che risale a qualche mese fa, ma che mi diverte molto: una cantina a misura di cane. Possibile? A noi cagnolini il vino in generale non dispiace, ma non è che ci faccia proprio bene berlo e di certo non ne consumeremmo grandi quantità. Che tipo di business potrà mai essere? E allora approfondisco. In Napa Valley, California, secondo “Wine Spectator” è nata la prima cantina al mondo per cani, la “Frenchie Winery”, ideata da uno dei personaggi del vino più noti negli Stati Uniti e in Francia, Jean-Charles Boisset, patron della Raymond Vineyard and Cellar, che si è ispirato al suo bulldog francese, Frenchie, che dà appunto il nome alla cantina, dove è possibile degustare etichette in tranquillità perché anche “Fido” è a proprio agio.
Così, la “Frenchie Winery” (www.frenchiewinery.com), si legge su Winenews, è caratterizzata da quadri alle pareti che raffigurano cani nelle vesti di personaggi storici, botti con cuscini per farli riposare, aree attrezzate per farli giocare all’aperto, in modo che i padroni, affezionati al proprio animale domestico, non si sentano in colpa per averlo lasciarto in macchina: potranno portalo in questa curiosa cantina, dove potrà godere dello stile di vita della Napa Valley o essere guardato, attraverso un sistema di telecamere, divertirsi all’aperto.
Le etichette dei vini? Ovviamente dedicate al bulldog di casa, raffigurato come Napoleone (in un blend rosso del 2009), Luigi XIV (per il Cabernet Sauvignon) e Maria Antonietta (per un blend bianco). E una parte del ricavato, un dollaro a bottiglia, è donato all’Aspca, l’Associazione per la Prevenzione della Crudeltà sugli Animali.
Vabbè che chi scrive è un cane, ma almeno az-zeccare il plurale di “cuccia”…
Caro Franco, hai ragione, ma in questo caso ti assicuro che è stato il correttore dell’iPad… che forse sai ogni tanto tira delle castronate pazzesche. Chablis ti ringrazia per la segnalazione!