Grande festa ieri in Cantina Endrizzi di San Michele all’Adige, Trento, per festeggiare i 125 anni della realtà storica per la tradizione vinicola locale. Una novantina i selezionati ospiti e una serata dipanata tra visite in vigneto e in cantina, degustazioni guidate e cena stellata firmata da Cristian Bertol dell’Orso Grigio di Ronzone (TN). In attesa delle foto, vi pubblico due info dal mio articolo di oggi sul Corriere del Trentino. Bravi Paolo e Christine, avanti tutta così!
E’ con i fatturati e la produzione in crescita che Cantina Endrizzi ha festeggiato ieri I suoi 125 anni di storia. «Il 2009 è stato chiuso a 5,5 milioni di euro di ricavi e circa 600mila bottiglie, per il 2010 prevediamo di arrivare a quota 630mila pezzi», racconta il titolare Paolo Endrici. Una crescita legata, in questo momento, soprattutto ai vini prodotti dalle uve delle tenute toscane di proprietà. E poi ci sarà un nuovo nato, presentato ieri: un Riesling tutto trentino, prodotto per iniziare in una quantità di 8mila bottiglie. Un’azienda storica per il Trentino, Cantina Endrizzi, «fondata nel 1885 dai Fratelli Angelo e Francesco Endrici (in dialetto “Endrizzi”), che scesero in Piana Rotaliana da Don, un piccolo paesino in Valle di Non», spiega Endrici che oggi conduce l’azienda insieme alla moglie Christine con la mission dell’eccellenza che, secondo il vigneron trentino, sta alla base del successo che non ha conosciuto crisi. «La conferma del nostro lavoro ci viene dal mercato, che nel 2009 ci ha regalato un considerevole aumento di vendite proprio nella difficile nicchia della ristorazione e delle enoteche, dove operano tutti i nostri clienti. La Cantina Endrizzi è nata nel periodo in cui il Trentino faceva parte dell’Austria e si è rivolta fin dall’800 ai Paesi dell’ex Impero austro-ungarico, nonché a Svizzera e Germania. Tutt’ora esportiamo l’80% della produzione, venduta nel mondo nei migliori ristoranti ed enoteche di venti Paesi diversi». La Germania resta comunque il mercato principale dell’azienda, che poi spazia in Europa e arriva fin negli Stati Uniti e in Russia. Se il Trentino fa la parte da leone nella produzione Endrizzi, con 17 ettari di proprietà e 35 in cogestione con conferenti selezionati, da dieci anni si sono aggiunti anche i vigneti toscani: 30 ettari della Tenuta Serpaia, in Maremma, dove si producono 70mila bottiglie di Morellino di Scansano, Morellino Riserva “Dono” e due IGT Maremma (Merlot, Cabernet, Sangiovese), il “Serpaiolo” e il “Meria”. Ma ad andare bene è anche il settore gastronomico, che seppur di nicchia, riserva alla storica cantina non poche soddisfazioni: «Negli anni grazie all’impegno di mia moglie Christine – spiega Paolo – ha preso corpo il progetto “Culinaria di Endrizzi”. Si tratta di un’offerta di prodotti innovativi, tutti composti a base di vino, dalle mostarde alla pasta al Teroldego, dai sali al vino alla senape al Teroldego e alla grappa».
Chapeau…
Complimenti agli Endrizzi, sono all’altezza della loro fama di produttori di punta.
L.
Endrizzi … un nome e una garanzia
Ottima famiglia ottimi vini.
G.
Nei vostri vini ci sono la passione,le fatiche,i profumi e i sapori della nostra amata terra trentina troppo spesso relegata a zona di serie B…dove invece si animano aziende, come la vostra, che portano in tutto il mondo l’eccellenza dei nostri prodotti!!!