Vede la luce dopo 19 anni dalla vendemmia, ma non ha il fascino acerbo di un giovane che inizia ad affacciarsi alla vita. No, il nuovo Giulio Ferrari Collezione, annata 2001, presentato ieri sera in anteprima alla stampa è un vino che ricorda più un 40enne pieno di energia, freschezza ma anche di esperienza.
Così, la terza edizione dell’etichetta da collezionisti di casa Ferrari (le altre due annate rilasciate sono state la 1995 e la 1997) firmata dall’enologo Ruben Larentis, ancora una volta sorprende e appaga, nella sua classe ineccepibile. Al naso si spazia dal cedro al caffé, dagli aromi salini alla frutta a polpa gialla come la pesca e l’ananas, a ricordi di caramella d’orzo, fino a tocchi delicatamente speziati di zenzero e cardamomo, se lasciato più a lungo nel calice. In bocca, è ricco, intenso, con un finale incredibilmente persistente di grande eleganza.
Chardonnay in purezza, che nasce da un vigneto unico quale quello di Maso Pianizza, posto in alta quota e interamente circondato da boschi, il Giulio Ferrari Collezione 2001 è stato prodotto in soli 2001 esemplari numerati dedicati alle migliori enoteche e alla migliore ristorazione, e il suo acquisto dà l’accesso all’esclusivo Club dei Collezionisti Giulio Ferrari che offre ai soci una serie di esperienze e privilegi speciali. Per la prima volta con l’annata 2001, il Giulio Ferrari Collezione sarà disponibile anche in formato magnum (300 esemplari).
Durata della maturazione: 18 anni sui lieviti selezionati in proprie colture
Data di sboccatura: Marzo 2020
Complimenti ancora siete unici e a mio avviso è il miglior metodo classico al mondo.