Come festeggiano Halloween le GeisheGourmet? Ovviamente tra i fornelli, specie se, come nel mio caso, hanno per le mani delle fantastiche zucche Bertagnine, perfette per i tortelli di zucca. Non ho mai capito la moda dell’intaglio delle zucche, o meglio, carino, un bel passatempo per i bambini, ma se proprio devo lavorare tutto il tempo io e i bimbi ci rimbocchiamo le mani e facciamo i tortelli di zucca. Che sono una cosa che mette allegria e fa piacere al palato (e riempie lo stomaco). Dopo anni e anni di esperimenti, la mia famiglia e io ormai abbiamo una ricetta assai collaudata. Nei tortelli di zucca la differenza la fa la zucca – trovarne di buone è davvero difficile oggi, per questo io me le faccio recapitare direttamente da Filippo Chiesa Ricotti della Pro Loco di Dorno (tel. 0382 1835605), paese patria della rinomatissima zucca Bertagnina (5 grandi zucche 35 euro spedizione compresa) – ma anche la composizione del ripieno e noi lo facciamo così: zucca di tipo Bertagnina, formaggio Trentingrana, pangrattato per asciugare, noce moscata q.b., amaretti secchi, mostarda mantovana. Non riesco a mettere le quantità perché dipende dalla grandezza della zucca, che cuociamo in forno prima di utilizzarla per l’impasto: il mio suggerimento è quello di procedere per gradi, ovvero di aggiungere alla zucca 100 grammi per volta di ognuno degli altri ingredienti (noce moscata a parte, che calcolerete a cucchiai), specie della mostarda: in base alla piccantezza della marca che acquisterete, si cambierà il dosaggio. Il risultato, comunque, dovrà essere un impasto sodo, dove si sentiranno tutti gli ingredienti: il sapore di zucca stemperato da quello del formaggio e della noce moscata, e quella punta di piccantezza della mostarda equilibrata dalla dolcezza dell’amaretto. Per la pasta, per farla io uso la farina di manitoba, che ha molto più glutine e quindi risulta più elastica. E poi, per fare la forma del tortello non resta che esercizio, esercizio ed esercizio 😉 (ma potete avere un corso fotografico stap by step qui sotto). A me piace servirli con pepe, formaggio Trentingrana, burro e salvia, ma anche con qualche scaglietta di tartufo.
buoni!!!!anche se io li faccio alla Piacentina:a treccia con le due codine!!!
Ciao Maurizia, se vuoi mandarci la ricetta la pubblichiamo volentieri!