Castilla-La Mancha è una delle zone vinicole della Spagna più vocate ma anche meno conosciute, con vigneti vecchi oltre 100 anni impiantati ad alberello che crescono in un altopiano a 900 – 1200 metri sul livello del mare. La densità è molto ridotta, le rese per ettaro bassissime, la qualità decisamente elevata. E’ qui che si trova Finca Fella, un mosaico di circa 1400 ettari di vigneti, tutti affidati ai loro proprietari, da poco acquisito dalla realtà tutta italiana Fantini Group, fondata e guidata da Valentino Sciotti, che dal 1994 a oggi è diventata leader tra le aziende esportatrici del Sud Italia con quasi 25 milioni di bottiglie e un fatturato 2020 a quota 84 milioni di euro.
Il progetto Finca Fella nasce in un territorio unico nella zona più alta della regione Almansa a pochi km da Albacete, dove varietà come Monastrell e Garnacha Tintorera crescono forti e vigorose dimostrando di adattarsi perfettamente a questo terroir dal clima ideale per la coltivazione della vite: estati brevi, calde ma molto secche e un rapido abbassamento della temperatura in prossimità dei mesi autunnali. Una zona con grandi escursioni terminche tra giorno e notte, e dove piove raramente e quindi dove è possibile fare anche appassimenti in pianta.
I terreni sono rimasti di proprietà dei vivitocltori che li coltivano, mentre il resto è tutto guidato dal gruppo Fantini: «Crediamo di non poter produrre un grande vino senza la costante supervisione da parte di esperti enologi, motivo per cui per il progetto Finca Fella – fa sapere Sciotti – abbiamo scelto un team vincente di enologi Flavio Fabiani, Rino Santeusanio e il talentuoso enologo spagnolo Diego Lopez, sotto la supervisione di Dennis Verdecchia e Alberto Antonini. Questa squadra vive in perfetta sintonia con le uve che arrivano in cantina e si trasformano in vini unici. Tutte le uve Finca Fella vengono vinificate nella nostra cantina Bodega Santa Cruz Alpera situata nel cuore del piccolo villaggio di Alpera. Il nostro successo deriva dalla scelta iniziale di cercare grandi vigne vecchie nel sud Italia, insomma fuori dalle regioni più blasonate. Qui faremo lo stesso, in un altro Sud europeo che si integra perfettamente nel nostro modello, valorizzando così un’area totalmente sconosciuta al grande pubblico, che offre prodotti strepitosi e ha un potenziale inespresso altissimo».
Tra i vini degustati, due in particolare ho trovato di grandissimo interesse e ve li racconto.
EL MASO
El Maso è un 100% Garnacha Tintorera da vigneti di oltre 60 anni allevati a 1000 metri di altitudine, su un terreno rosso ricco di ossidi di ferro su
uno strato di roccia calcarea. La Garnacha Tintorera è l’uva più rappresentativa di Almansa . La fermentazione malolattica in rovere americano e francese per 12 mesi ci consegna un vino che sorprende naso e palato con alti tassi di seduzione e opulenza: ciliegia, cacao, chiodi di garofano, ritorni balsamici e un tessuto vellutato, estremamente persistente, di grandissima stoffa, appagante, avvolgente. Un vino bellissimo da bere ora (annata in commercio la 2018), figuriamoci tra qualche anno. Ottimo rapporto qualità prezzo. La struttura lo vuole abbinato a piatti ricchi e saporiti, ma credetemi, vi darà soddisfazione anche da solo. Assolutamente da provare, per innamorarsi.
Costa circa 25 euro
ALTADO TINTO MONASTRELL
Nell’incontaminato territorio di Los Pandos, una terra generosa con importanti escursioi termiche anche nei mesi più caldi, creano le condizioni climatiche per la produzione di un vino di altissima qualità, prodotto da vecchi vigneti ereditati da una tradizione millenaria. Ottenuto al 100% da uve Monastrell, che fermentano in vasche rotanti orizzontali e poi affinano in botti di rovere francese da 300 lt per un minimo di 6 mesi, il risultato è un vino che al naso esprime note di frutta rossa in confettura, sentori affumicati e spezie; al palato è fresco, levigato, equilibrato, con note di mora, un pizzico di cioccolato fondente e un tocco di menta. Ideale con stufati saporiti, carni ricche, pasta con funghi, carne secca come prosciutto spagnolo e formaggi stagionati.
Costa circa 10 euro