Come festeggiare la ripartenza meglio che con un Giulio Ferrari 2008? Per brindare a tutti noi, al nostro modo di vivere, all’Italia che deve trovare il modo di ricominciare con coraggio, passione e quella creatività che ci salverà. Come sempre. L’importante è non abbassare la guardia, non smtterò mai di dirlo: mascherine e distanze di sicurezza sempre, ma senza paura.
A questo proposito, mi è sempre piacuita una citazione di Papa Giovanni XXIII:
“Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni.
Non pensate alle vostre frustrazioni, ma al vostro potenziale irrealizzato.
Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito, ma di ciò che vi è ancora possibile fare”
Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Trentodoc 2008 Cantine Ferrari
Fantastico. C’è chi ha detto che questa annata di Giulio Ferrari appena rilasciata si esprimerà ancora meglio tra qualche anno, io invece penso che già oggi sia perfetto, privo di quell’ossidazione tipica di questa etichetta (dovuta a un’annata straordinaria che ha portato a lavorare le uve in maniera differente) a favore di una carnosa freschezza che – perdonatemi il paragone – mi ricorda molto il Dom Perignon. Per parlare molto semplice: lo bevi come l’acqua e finisce subito.
Costa circa 100 euro
Castello di Semivicoli Trebbiano d’Abruzzo Doc 2018 Masciarelli
Marino. Un gran bel vino bianco, vinificato in acciaio e con un lungo affinamento in bnottiglia, che al naso e in bocca presenta note floreali, erbacee e speziate, un tocco di lavanda, un ricordo di papaya. Il gusto è fresco, bella l’acidità e la mineralità e un lungo finale di erbe aromatiche.
Costa circa 22 euro
Iskra Marina Malvasia Abruzzo Doc 2017 Maraina Cvetic Masciarelli
Aperitiviamo. E’ questa la prima parola che mi fa venire in mente questo vino, una delle ultime etichette nate in casa Masciarelli, aromatico, con leggere note di idrocarburi. Malvasia istriana in purezza è vinificata in tino troncononico di rovere frances e affinata sui lieviti per 18 mesi. Solo 1866 bottiglie.
Costa circa 25 euro
Ripasso Bosan Valpolicella Ripasso Doc Superiore 2016 Cesari
Se l’Amarone Bosan è tra i miei preferiti, il Ripasso è buono ma non da far innamorare (almeno me). Al naso si trovano note di frutti rossi e ciliegia, oltre a un po’ di sentori speziati. Al palato si avvertono gli stessi aromi, con in aggiunta sentori di cioccolato e caffè tostato.
Costa circa 20 euro
Crescendo Toscana Rosso Igt 2015 Monterosola
Sangiovese intenso al naso, speziato, con belle note balsamiche e sentori di ciliegia, di prugna e di tabacco. In bocca è fresco e asciutto, dove gli aromi di frutti di bosco si intrecciano a note di liquirizia. Una raccomandazione: apritelo almeno due ore prima di consumarlo, questo vino ha bisogno di tempo per aprirsi e regalarvi davvero una piacevole bevuta.
Costa circa 24 euro
Teroldego Rotaliano RosatoDoc 2018 Marco Donati
Scorrevolissimo. Da una delle cantine simbolo del Teroldego, in Trentino, una versione rosata (certo non in sitle francese) davvero convincente di questo vitigno autoctono. Proprio bello, intenso, di carattere, con note di ciliegia, frutti di bosco, agrumi, sia al naso sia al palato.
Frapicci Marche rosato Igt 2018 Montezoppa
simpatico. Ottenuto da uve Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon, questo rosato di Fontezoppa è un vino fresco, al naso profuma di fragoline di bosco, pompelmo rosa e melograno. Stessi aromi al palaato, dove è delicatamente tannico e sapido.
Costa circa 9 euro
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