Arturo Stocchetti, presidente uscente del Consorzio Tutela Vini di Soave, è stato riconfermato alla guida dell’istituzione consortile per altri tre anni. Sotto il segno della continuità si è quindi espresso l’ultimo consiglio di amministrazione del Consorzio nella serata di venerdì 11 maggio, che ha votato il nome di Stocchetti sulla base della fiducia e della stima verso l’uscente maturata negli anni.
Soddisfatto il presidente che con questa riconferma vede premiato il lavoro svolto nei due precedenti mandati, sempre in prima linea: dal nuovo ruolo del consorzio assunto in seguito alla riforma OCM vino, alla nascita di Siquria, società a cui sono oggi affidati i controlli in vigna, dallo sviluppo di nuove competenze interne agli uffici del Consorzio stesso all’ottenimento dell’Erga Omnes.
Doppio l’impegno dichiarato per il ri-eletto presidente: proseguire la promozione del Soave all’estero; presidiare la piazza italiana con azioni di valorizzazione e di avvicinamento al Soave.
Sul fronte estero continua quindi l’impegno del Consorzio sul mercato americano dove è attualmente in corso “Reach for Soave” una capillare azione promozionale del Soave nei principali wine shop di New York, dove per l’intero mese sono previste degustazioni guidate per i consumatori e incontri con la stampa di settore. Sul mercato interno invece ampio spazio verrà dato ad attività volte ad avvicinare i consumatori e a farli appassionare, sulla scia di quanto realizzato in Piazza Erbe a Verona, come anteprima Vinitaly, a Milano al Salone del Mobile e al Cibus di Parma.
«Il triennio appena concluso – ha evidenziato in un passaggio Arturo Stocchetti – ha messo di fronte le nostre aziende a grandi sfide, dettate da mercati sempre più competitivi e da congiunture economiche non certo delle più semplici, superate grazie all’attenta e puntuale azione del Consorzio. Pensiamo ad esempio a come ha premiato sul lungo periodo la scelta di ridurre le rese, con la formula delle deroghe, per il Soave ed il Soave Classico. Una decisione che ha permesso di salvaguardare il reddito delle nostre famiglie ed il futuro dei nostri figli. Non dimentichiamo infatti che il Consorzio del Soave tutela il lavoro di quasi 4000 famiglie distribuite su 13 comuni».
Resta sul tavolo l’impegno di consolidare e rafforzare ulteriormente il ruolo del Consorzio nella gestione della denominazione, il cui valore di filiera si attesta oggi sui 200 milioni di euro per circa 50 milioni di bottiglie prodotte ogni anno.
«Alla luce dei notevoli risultati raggiunti sul fronte della promozione all’estero – ha concluso Stocchetti – vanno trovate soluzioni ad esempio per tutelare con ancor più efficacia le produzioni ottenute in collina e nelle aree più svantaggiate della denominazione. Per concretizzare questi ed altri obiettivi occorre però che tutti i produttori, piccoli e grandi, credano con forza nella potenzialità della nostra doc e che partecipino con decisione e continuità alla vita consortile».