Con le piccole mani nella terra

orti in condotta
Slow Food | Orti in condotta

Orto in condotta, ovvero un progetto organizzato da Slow Food finalizzato al preservarsi della cultura dell’ambiente e dell’educazione alimentare. Alunni, maestri, contadini, genitori e nonni formano una comunità di apprendimento e nella palindroma data del 11 novembre 2011 (11-11-11) festeggeranno la simbolica fine dell’anno agricolo. Il giorno di San Martino è infatti una data della cultura contadina limite dell’anno agricolo, del rinnovo dei contratti con i mezzadri e dell’avvio delle conserve.
In Italia 93 Slow Food vengono coinvolte negli oltre 430 orti in condotta, di queste 200 hanno aderito alla festa e si uniranno in unico grande evento il Gioco del piacere – che ogni anno propone un tema diverso – i bambini espriemeranno le loro impressioni dopo una degustazione di pane comune accomapagnato all’olio extravergine di oliva delle zone più rinomate d’Italia.

Una degustazione che lancerà anche le ricerche, sviluppate dal progetto educa di Slow Food, che occuperanno tutto il prossimo anno dedicate ai cereali dei differenti territori coinvolti. Incontri, visite, interviste, analisi di portali web – come gente del fud – e progetti per scoprire il vasto mondo della dea Ceres, Cerere, protettrice delle messi e della fertilità colei che insegnò all’uomo la coltivazione dei campi. Un percorso nel quale ritrovare e capire l’importanza dell’uso dei cereali nelle merende di una volta e nei piatti della tradizione gastronomica attuale e di un tempo.

Orto in condotta nasce in Italia nel 2004 e solo nel 2006 viene ribatezzato con questo nuova slogan seguendo il fortunato esempio della rete mondiale School Garden a cui fanno capo anche i Mille orti realizzati da Slow Food in Africa. Un progetto americano nato con con Edible School Garden finalizzati ad educare il bambino ad un rapporto più consapevole con il cibo e la sua biodiversità. Oggi in Italia Orti in condotta coinvolge 31.600 alunni di 197 comuni. Un progetto lanciato da Slow Food, preservato, sviluppato ed innovato dalla scuola con la collaborazione di tutta la comunità, con la qualità e le storie delle ricette tradizionali della cultura locale, artigianale, produttiva e di vari chef per trasformare una fortunata idea in una comunità dell’apprendimento.

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