Chianti Governo, della nuova linea RE Chianti, è un vino che ti sorprende. Quando senti parlare di rifermentazione grazie all’aggiunta di uve di Sangiovese appassite (tecnica antichissima e ritrovata dalla Cantina Melini del Gruppo Italiano Vini), pensi di trovarci dentro rossa e carnosa marasca, rose e una dolce rotondità. Ma non è così. Il Governo è un vino possente, un po’ ruvido, indomabile. Un cielo di fuochi d’artificio che a ogni botto corrisponde un sorso dalle forme e dalle sfumature diverse. Un vino complesso e per questo affascinante, che come tale, quindi, invecchiando sarà ancora più intrigante: l’annata bevuta stasera in occasione dell’evento di presentazione del Governo, in anteprima assoluta, era un 2011 e chissà come sarà tra qualche anno… Per questo penso sia un vino da frequentare nel tempo, per scoprirne tutte le sue evoluzioni, come un giovane uomo carico di sogni da realizzare.
Un paio di altre note. La prima sulla bottiglia, la NEOCAMPANA, dal design davvero azzeccato, che ricorda quello dell’antico fiasco toscano con una modernità rispettosa delle tradizioni, elegantissima e curiosa. La seconda sul QR Code stampato sul pendaglio della bottiglia: niente parole, solo immagini di affasicnanti paesaggi di Siena e Firenze, vigneti del Chianti e convivialità. Perché niente più del territorio sa raccontare il suo vino.