Per la vendemmia di quest’anno, che inizia oggi, i coltivatori e produttori di Champagne hanno concordato, dopo lunghe trattative, una resa di 8.000 chili / ettaro, che produrrà l’equivalente di 230 milioni di bottiglie.
Si tratta di una riduzione significativa delle rese medie nella regione, che solitamente tendono a essere intorno ai 10.800 kg / ha, sufficienti per produrre circa 315 milioni di bottiglie, anche se l’annata dell’anno scorso è stata fissata a 10.200 kg / ha, l’equivalente di 300 milioni di bottiglie.
Se i prezzi dell’uva dovessero rimanere in media gli stessi per la vendemmia di quest’anno rispetto al 2019, che era di 6,55 € al chilo, i coltivatori rischiano di perdere 14.410 € per ettaro.
Considerando che la dimensione media del vigneto per un coltivatore è di 3 ettari, il calo di resa annunciato oggi vedrà il loro reddito annuo diminuire di oltre 43.000 euro.
Come riportato da Drink Business, oltre alla riduzione delle rese, la regione potrebbe essere in procinto di perdere 100 milioni di bottiglie nelle vendite per il 2020.