Nel 2012, le spedizioni di Champagne hanno generato un volume d’affari di 4.37 miliardi di euro (dalle cantine), mantenendosi stabili rispetto al 2011 e in crescita rispetto agli anni precedenti. Questo dato molto positivo esprime un aumento del prezzo medio per bottiglia, in particolare per quanto riguarda l’export.
Altro dato importante – fa sapere il Comité Champagne – sono le esportazioni al di fuori dell’Unione Europea (61 milioni di bottiglie) che registrano una crescita del 3,2% toccando la più alta percentuale mai raggiunta, che corrisponde a circa il 20% delle spedizioni totali di Champagne.
A valore, quindi, lo Champagne si conferma ai primi posti rispetto a tutte le regioni vitivinicole in Francia e nel mondo.
Le vendite in Francia, in calo del 5,6%, rappresentano il 55,5% delle spedizioni totali, mentre quelle relative all’Unione Europea, diminuite del 7,1%, rappresentano quasi il 25% del totale. Le spedizioni verso altri paesi del mondo sono in continua crescita nei mercati chiave e segnano una forte crescita nei mercati emergenti registrando un nuovo record sia a volume sia a valore.
A volume nel 2012 le spedizioni totali hanno raggiunto i 308,8 milioni di bottiglie, con un calo del 4,4% rispetto al 2011. Il dato, già previsto a causa della difficile congiuntura economica, si spiega in particolare con il forte calo delle vendite registrato in dicembre (-8,8%).
Questi risultati, malgrado la diminuzione dei volumi sui mercati europei, rafforzano la strategia di creazione di valore e aumento del prestigio dello Champagne.
I Vigneron e le Maison di Champagne, riuniti nel Comité Champagne (CIVC), intendono perseguire questa strategia per migliorare la reputazione internazionale dello Champagne e per preservare i valori di autenticità e di qualità della denominazione.
Il Comité Champagne, creato dalla legge francese del 12 aprile 1941, ha sede a Epernay e riunisce i viticoltori e Maison di Champagne. L’organizzazione interprofessionale rappresenta uno strumento di sviluppo economico, tecnico e ambientale. Il Comité Champagne mette le due professioni in relazione tra loro e conduce una politica di qualità costante e di valorizzazione del patrimonio comune della denominazione.