Carnevale con Perkeo e la botte più grande del mondo

Nella città tedesca di Heidelberg (80 chilometri circa da Francoforte) è possibile visitare una imponente fortezza che domina dall’alto il panorama cittadino. Fu costruita nel corso dei secoli dai Principi Elettori del Palatinato.

 Il Palatinato, regione della Germania che diventò indipendente dalla Baviera nel corso del XIV secolo, fu governata a partire dal XIII secolo dalla famiglia dei Wittelsbachs che con Ruperto III nel 1400 ottennero la qualifica di Re tedeschi nell’ambito dell’impero germanico.

All’interno della fortezza è contenuta la più grande botte di legno al mondo che sia mai stata riempita di vino, costruita per contenere la grande quantità di vino ricevuta a titolo di imposta. Il principe elettore Giovanni Casimiro, tutore di Federico IV, aveva fatto montare nelle cantine dai soffitti a volta una botte di circa 125.000 litri, che Carlo Lodovico nel 1664 fece sostituire con una ancora più grande (195.000 litri). Sotto Carlo Teodoro infine, venne costruita nel 1751 la botte odierna con 130 tronchi di quercia e una capacità di 221.726 litri. La botte è lunga 8.5 metri, alta 7 metri, con in cima una pista da ballo.

Il monumentale contenitore abbelito da bassorilievi rappresentanti l’apoteosi di Bacco, divenne nel tempo una grande attrazione per i visitatori, alla sua sommità, raggiungibile da una scala, fu costruita una piattaforma usata per banchetti e feste danzanti.

Perkeo, al secolo Giovanni Clementi, Clemens Pankert o “Clementel” (Salorno1702 – 1735),  nacque nel 1702 a Salorno, a quel tempo nell’Austria asburgica (annesso all’Italia nel 1919 assieme alla Provincia di Bolzano). Durante la sua giovinezza, si guadagnò da vivere come fabottoni, fin quando nel 1720 incontrò il Principe Elettore Carlo III Filippo del Palatinato. Questi, incuriosito dalla figura di questo nano, e probabilmente dai suoi modi buffi, lo ingaggiò come Giullare di Corte ad Heidelberg. Qui nacque il suo soprannome “Perkeo”, perché, alla domanda se volesse ancora un bicchiere di vino, era solito, ogni volta, rispondere “Perché no?”.

Col passare degli anni fu investito della carica di custode della grande botte del castello di Heidelberg

Perkeo era solito bere sempre vino, in particolare Vernatsch schiava e la leggenda vuole che ne bevesse dai 20 ai 30 litri al giorno, quantità giustificata dalla malattia che lo affliggeva, il diabete insipido. Ammalatosi gravemente, sempre secondo la leggenda, un dottore gli ordinò di bere un bicchiere d’acqua, cosa che non aveva mai fatto in tutta la vita. L’obbedienza a quest’ordine lo portò, infatti, alla morte.

Ad Heidelberg vi sono alcune statue che ricordano il nano e ne celebrano le (alcoliche) gesta, mentre in Italia fino ad un anno fa era caduto nel dimenticatoio….Fino al 2010, quando Salorno ha deciso di celebrarne Perkeo durante le feste di Carnevale.

L’appuntamento  è  in programma domani 6 febbraio a partire dalle 13, nel centro storico del paese al confine tra Trentino e Alto Adige. Perkeo oggi entrerà in paese sul suo carro, seguito dalla schiera di medici che visitano i salorneri per accertarsi che siano tutti in buona salute. Tutt’attorno canti e “strani personaggi”: i carbonari dei Pochi, i fienaioli di Cauria, le cembrane in cerca di mariti, la banda dei “poréti” e dei “cingheni”, le lavandaie, i distillatori di grappa, i pescatori dell’Adige, i bracconieri, i contadini e altre decine di personaggi raffiguranti i mestieri tipici di Salorno. La processione continua fino in Piazza de Mèz, dove Perkeo scende dal carro per salutare e degustare i piatti nella “Rusteganega”, momento clou dell’evento: crauti, polenta, luganeghe, vino, “grostoi” e krapfen.

perkeo bis

 

 

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