Cantina Soave, ultimo bilancio da record per il dg Bruno Trentini

Continua a macinare numeri da record Cantina di Soave. Nell’ultima approvazione unanime del bilancio d’esercizio 2018/2019, l’ultimo con alla guida il dg Bruno Trentini, la parte distribuita ai 2300 soci viticoltori della cooperativa veneta la distribuzione di  vedrà distribuire oltre 74 milioni di euro, per una redditività media per ettaro vicina ai 13.500 euro.

Cantina di Soave chiudeil bilancio 2018/2019 con un fatturato consolidato di 136milioni di euro, nonostante un mercato in discesa sui prezzi.oIn termini di valore, il fatturato è determinato per il 65%dalle vendite nazionalie per il 35%da quelle internazionali. I mercati esteri hanno registrato un leggero aumento (+6%) a livello europeo, grazie alle buone performance di Germania, Svizzera e Austria che hanno compensato le sofferenze in UK e Danimarca.

Le soddisfazioni migliori nell’esercizio chiuso a giugno 2019 sono però arrivate da oltreoceano, in particolare dal Canada (+71%),grazie ai pregiati e pluridecorati vini rossi Ripasso eAmarone e dal Giappone (+154%), grazie al sempreapprezzato vino Soave. Degni di rilievo, in un’annata caratterizzata da volumi produttivi particolarmente elevati e quotazioni dei vini in calo, i valori medi/litro realizzati sui prodotti imbottigliati a marchio: +9% Rocca Sveva e +15% Cadis.

Riconfermato l’equilibrio tra le vendite di imbottigliatoe sfuso, rispettivamente il 42%e il 58%del fatturato. Per quanto riguarda lo sfuso siregistra un +9% in volume, dovuto anche della vendemmia 2018 particolarmente abbondante, e un-6% in valore. L’imbottigliato mostra un aumento del 13% in volume e dell’11% in valore: dato molto significativo considerata sia la complessa situazione del mercatosia le difficoltà tecniche legatealla sostituzione, nel corso dell’esercizio,delle linee di imbottigliamentodella sede principale di Viale della Vittoria, a Soave. Il risultato positivo dell’imbottigliato è molto importante poiché questa è la categoriache permette maggiormente di salvaguardare i prezzi medi dalle oscillazioni del mercato.

All’interno dell’imbottigliato emerge una buona ripartizione tra le vendite a marchio e le private label, rispettivamente 46%e 54%. Ciò dimostra l’opportuna valorizzazione da parte dell’azienda di entrambe le categorie, in considerazione del fatto che i prodotti a marchio sono quelli che consentono una remunerazione maggiore,grazie ad un prezzo medio più alto,e le private label, dal canto loro, hanno una grandeforza commerciale che garantisce importanti quote di mercato.

Roberto Soriolo Presidente Cantina di Soave

«Cantina di Soave in questi anni ha subito profonde trasformazioni – spiega il direttore generale Bruno Trentini, nella foto qui sotto – è stata definita una strategia generale focalizzatasulla valorizzazione delle nostre denominazioni e una decisa politica commerciale per ibrand aziendali. Questo al fine di dare valore alle denominazioni e al territorio. Il perseguimento di tali strategie ha portato nel corso degli anni alle incorporazioni delle Cantine di Cazzano di Tramigna, Illasi e Montecchiache hanno consentitodi allargare gli orizzonti territorialie ampliare lagamma.Questo sviluppo ci ha soprattutto permesso di consolidare ilnostro status di azienda a tutta filiera dal grappolo alla bottiglia, a partire da uve di proprietà. Questa è la principale garanzia di qualità della Cantina ed è al contempo una sicurezzaper i soci che sanno di averealle spalle una struttura solidasu cui poter fare affidamento.Questo percorso di crescita è stato portato avanti negli annigarantendo sempre una remunerazionedelle uve ben al di sopra del valore di mercato e dei competitors. Oltre a ciò l’azienda ha saputo investire ammodernando i centri di conferimentoe le sedi produttive, acquisendo nuove strutture e, recentemente, realizzando l’ampliamento della sede principale di Viale della Vittoria che vede Cantina di Soave proiettata verso ilfuturo con una struttura ultra-efficiente e moderna. I lavori sono stati anche quest’anno impegnativi sia sotto il profilo della gestione che dal puntodi vista economico: 18milioni di euro, per quanto riguarda specificamente l’esercizio appena concluso. Nel complesso, in questi tre anni di lavori,l’investimentoè stato di circa 90 milioni di euro, uno dei più rilevanti del settore nel panorama nazionale dell’ultimo decennio.Per tutte queste ragioni il prestigio e la considerazione di Cantina di Soave sono cresciuti enormemente negli anni, tanto da essere ormai un punto di riferimento nel panoramavitivinicolo nazionale einternazionale. Il titolodi“Miglior cantina italianadell’anno”, conferitoci nel novembre2018 dall’autorevoleconcorso internazionale IWSC, ne è la conferma».

 

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