di GIULIA VISCI
BERLINO – A poche centinaia di metri, la Porta di Brandeburgo. Di fronte, Unter den Linden, l’immenso viale che nelle notti di giugno si riempie del profumo dei tigli che qui, chissà perché, sprigionano un’essenza del tutto particolare. Magica, come Berlino, ogni giorno ospite di migliaia di eventi che contribuiscono a renderla ancor più viva, straordinaria, entusiasmante. Tra questi, una piccola perla scovata al numero 10 della Unter den Linden, all’interno di quello che fu il gloriosissimo Hotel de Rome, oggi sede di Palazzo Italia, frutto di un restauro «supervisionato» da Fiera Milano. La perla si chiama Cibo… e dintorni e per una settimana, dal 12 al 19 dicembre, propone un piccolo viaggio tra le meraviglie della produzione enogastronomica italiana. L’organizzazione è di Fiera Milano con la collaborazione di Regione Lombardia, Expotrans e Unione del Commercio.
Protagonisti l’olio del Garda, i mieli della provincia di Mantova, il pane di Matera, le eccellenze della Riviera Ligure e naturalmente i vini, i salumi, i caffé, l’arte, la storia, gli agriturismi biologici Vojon e Fontana, l’antica sartoria Orefice fino ai laboratori creativi in cui il cibo si coniuga con il design. Grandi, ma soprattutto piccoli produttori arrivati a Berlino per farsi conoscere e apprezzare dal pubblico tedesco, da sempre amante appassionato della qualità enogastronomica italiana.
Girando tra gli stand, impossibile non rimanere colpiti dalle scintillanti bottiglie color oro dell’azienda Lovera di Erbusco. Packaging e design curatissimi anche nella declinazione nero e bordeaux delle buste e delle scatole dal segno grafico importante pur nella sua essenzialità. Viene subito da pensare a Ludwig Mies van der Rohe e al suo celebre «less is more». Vogliamo saperne di più. E a raccontarci la storia di questa giovane azienda della Franciacorta è l’altrettanto giovane proprietaria, Alice Betella, trent’anni non ancora compiuti e una passione che le illumina gli occhi. «Il Betella segue i principi del metodo classico. Dopo anni di riposo in bottiglia, durante la fase di “degorgement” il nostro Franciacorta viene lavorato con lo stesso vino in purezza, un vino da noi ulteriormente valorizzato da un bassissimo dosaggio di zuccheri e con la scelta di utilizzare un solo tipo di uve per ogni prodotto». In degustazione, allo stand di Berlino, ci sono il Merum Brut, il Betella Adamantis Satèn, il Rosé Ardì, il Betella Millesimati e un Pas Dosé che sta muovendo i suoi primi passi. Siamo indecisi se portarci a casa il Rosé o il Millesimati. Optiamo per il secondo, confezionato nella sua splendida scatola nera e bordeaux. «Il packaging è molto importante per noi – aggiunge Alice – come fondamentale è la soddisfazione del cliente. Possiamo personalizzare ogni bottiglia, anche una sola, e per ogni occasione». Salutiamo Alice Betella, con la speranza che il suo Franciacorta trovi presto una base stabile a Berlino.
A pochi metri dallo stand Lovera, lo sguardo si catapulta sull’opulenza suina dell’azienda agricola Dell’Adda. Salami, cotechini e ovviamente prosciutti. Anche qui, dietro lo stand, un ragazzo giovanissimo che provvede immediatamente a riempire un piatto di prosciutto che ci piace così tanto da non farci esitare un istante: preso, comprato. Dieci chili di sublime cosciotto pronti ad affrontare la pioggia gelida della serata berlinese.
Fuor di retorica, ci piace pensare che questa – e solo questa – sia l’Italia.
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