In un futuro che ormai è qui (fine mese) sta per debuttare una delle novità che – così a pelle – potrebbero rivoluzionare il mercato del vino: si chiama D-Vine e serve vini al bicchiere, perfettamente ossigenati e a giusta temperatura, utilizzando monodosi in fiale.
Certo, probabilmente non è una cosa da Wine addict come me, ma finché non vedo e non provo mi limito a riportare la notizia.
D-Vine è stata inventata dalla Start-up francese 10 Vins che l’ha svelata al mercato mondiale al Consumer Electronics Show di Las Vegas. L’idea si ispira dichiaratamente a un’abitudine ormai entrata in miliaia di case e sempre più in crescita, ossia quella dell’utilizzo di macchine da caffè monodose come Nespresso di Nestlé e la statunitense Keurig.
La macchina D-Vine offre un solo bicchiere di vino con l’aerazione e la temperatura corretta con capsule-fiale compatibili con il dispositivo.
«In un solo minuto, il vino viene consegnato nel bicchiere alla giusta temperatura», ha detto il co-fondatore Thibaut Jarrousse, che ha progettato il dispositivo insieme a due compagni ingegneri.
Ogni capsula contiene 10 centilitri e attraverso la macchina il vino contenuto ottiene un’areazione come se avesse trascorso tre ore in una caraffa.
Per il suo lancio negli Stati Uniti, le capsule saranno oltre che di Borgogna, Chablis e Bordeaux (tutta la carta dei vini in flacone, QUI), anche di vini americani. A quanto pare le capsule saranno disponibile anche in annate diverse.
L’obiettivo, assicurano gli inventori, è quella di avvicinare la gente al vino di qualità, perché il vino monodose consente di poter gustare un vino anche costoso anche se si è da soli o non si vuole aprire una bottiglia intera.
Ogni capsula costerà al dettaglio dai 2 ai 16 euro, mentre la macchina costa a partire da 499 euro.
Macchina e capsule-flaconi si possono già ordinare QUI e saranno consegnate a partire dal 31 gennaio.
Sta per iniziare una nuova Era del consumo del vino?
Guarda il video di come funziona D-Vine QUI