“Andar per cantine”: i sentieri del vino di Mauro Fermariello

Barolo

MILANO – Uomo di notevole modestia, Mauro ha pensato al classico “pesce” quando dalla casa editrice gli hanno annunciato che i suoi libri sarebbero usciti il 1° aprile: tradizione vuole che le novità Mondadori arrivino in negozio il martedì, ma non si sa mai…

Invece i primi tre volumi della nuova collana Andar per cantine fanno già bella mostra di sé su banchi e scaffali di numerose librerie italiane, a rappresentare la faticosa – ma naturale, secondo me – evoluzione su carta del seguitissimo Winestories: un blog sui generis, che parla per immagini (fotografie e, soprattutto, eccellenti video) «di vino, viti e vignaioli, del piacere di perdersi in campagna, cercare un buon formaggio, rilassarsi in un agriturismo, vivere l’Italia».

Winestories ha appena compiuto tre anni. Correva l’aprile del 2011, infatti, quando il dottore in Scienze agrarie Mauro Fermariello, presto convertitosi alla professione di fotografo, decise di mettersi a percorrere le vigne poco praticate durante gli studi accademici, per raccontare con appassionata curiosità il lavoro dei vignaioli e raffigurare i paesaggi in cui operano. Di tanto in tanto si è pure concesso qualche divagazione sul tema; fra le prime, nel giugno 2011, ospitò proprio me e Francesca in un filmato memorabile (per me), girato durante una presentazione milanese del romanzo Sex and the Wine. Mentre guardava il video, a un certo punto mia moglie appoggiò il dito sul monitor indicando un signore occhialuto e chiese: «Mica sarai tu questo bell’uomo, vero?».

Da quel momento Mauro ha la mia più grata amicizia, ma non solo per questo motivo sono felice che i suoi racconti si siano materializzati in BaroloMarcheValpolicella, le prime tre uscite della collana. Lo sono perché in queste opere l’autore accompagna il lettore da amico paritario (come avrebbe scritto Luigi Veronelli), curioso, scrupoloso e appassionato, che non pretende di insegnarti nulla, ma ti fa capire insieme a lui – con le giuste parole e, va da sé, anche con splendide immagini – i territori, i vini e soprattutto l’umanità varia e sempre intensa di chi li produce.

Mauro Fermariello e Ampelio Bucci
Mauro Fermariello e Ampelio Bucci

Non a caso la prima presentazione al pubblico della collana, in un’affollatissima serata di #viniacasamia (grazie a Marco Ghezzi per la squisita ospitalità), ha avuto come padrino l’immenso Ampelio Bucci, protagonista della “rinascita” del Verdicchio dei Castelli di Jesi: basta cliccare qui per vedere e sentire com’è andata.

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