La Tunisia è il paese vincitore del premio, offerto da Electrolux Professional e assegnato dalla giuria tecnica della tredicesima edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale di San Vito Lo Capo. La ricetta di cous cous di agnello, preparata dagli chef Hajer Arouie e Msoughi Alì, è stata infatti la più votata tra quelle presentate dai nove paesi in gara, Algeria, Costa d’Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Senegal e Tunisia, secondo il giudizio tecnico della giuria, formata da dieci giornalisti, chef ed esperti di cucina internazionali e guidata da Edoardo Raspelli. I due chef vincitori parteciperanno ad un corso di cucina professionale Electrolux Professional presso l’Innovation center di Pordenone. La ricetta, con agnello e ceci, uva sultanina, uva passa, peperoni, patate, zucchine e pomodoro, ma anche peperoncino e curcuma è, secondo la motivazione della giuria tecnica, “un piatto armonioso e opulento con qualche garbato elemento innovativo a formare un eccellente cocktail di colori e sapori”.
La Tunisia si è imposta sugli altri partecipanti a larghissima maggioranza “soprattutto per la saporosità, la ricchezza e la tradizione su cui si è innestata la presenza di elementi meno consueti”. La premiazione è avvenuta ieri sera nella gremita piazza Santuario di San Vito Lo Capo alla presenza del Ministro della salute Ferruccio Fazio, il presidente della Provincia di Trapani, Mimmo Turano e il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo.
Il premio giuria popolare, offerto da Premiati Oleifici Barbera, è andato invece all’Italia. La ricetta, cous cous con “buzzunaglia” di pesce e fiori di mare, presentata dai sanvitesi Antonella Pace, Vito Miceli e dal palermitano Ivan Scebba, ha conquistato il palato della gente comune che ha apprezzato una ricetta della tradizione marinara trapanese che valorizza ingredienti ormai trascurati dalla cucina moderna, come le uova dei più diffusi pesci da zuppa ma anche l’anemone di mare fritto. E’ andato invece alla Francia, rappresentata da Jean Francois Haloin e Roger Hennequin, il premio per la migliore presentazione del piatto, offerto da San Pellegrino “per una coreografia particolarmente raffinata con contrapposizioni cromatiche e uso di elementi floreali: un piatto si presentava armonioso per l’insieme di rotondità e forme allungate che davano vita ad un bellissimo quadro”.