Per la prima volta nel corso della sua millenaria storia, l’antica Fiera di Sant’Orso si svolgerà in primavera: dal 2 al 3 aprile gli artigiani e gli artisti valdostani esporranno per le vie del centro di Aosta le invenzioni, l’ingegno e la creazione del loro lavoro, come da tradizione.
L’antica manifestazione cambia quindi nella data, ma non nella sostanza, confermandosi una festa senza tempo, portatrice di una tradizione granitica, come le montagne della regione alpina.
“Per garantire maggiore sicurezza a tutti i partecipanti, abbiamo scelto di posticipare la millenaria Fiera di Sant’Orso in primavera. Siamo certi che questa decisione possa rivelarsi strategica, in quanto è un’importante opportunità per far conoscere le bellezze della città di Aosta e le capacità professionali dei nostri artigiani, in un contesto diverso da quello usuale. Sarà un’occasione per ritrovarsi e stare insieme, finalmente” commentano Luigi Bertschy, Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro e Jean-Pierre Guichardaz, Assessore ai beni culturali, turismo, sport e commercio della Valle d’Aosta.
La Fiera affonda le sue antiche radici in epoca Medioevale, all’interno del Borgo di Aosta, nell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Racconti leggendari narrano che tutto ha avuto inizio proprio di fronte alla chiesa dove il Santo, vissuto precedentemente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e sabot, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate alla fiera. Oggi tutto il centro cittadino è coinvolto nella manifestazione, che celebra la storia valdostana, grazie alla presenza di artigiani e aziende locali, che espongono prodotti frutto di attività tradizionali come la scultura e l’intaglio su legno, la lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio, la tessitura del drap (stoffa in lana lavorata su antichi telai di legno), e ancora merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti. In una sezione specifica allestita sulla centrale Piazza Chanoux – l’Atelier des métiers, – è inoltre possibile visitare l’esposizione delle opere degli artigiani di professione.
L’atmosfera primaverile, le giornate che si allungano e il clima più mite amplificano lo spirito conviviale di condivisione e socialità, che caratterizza la storica manifestazione. La visita alla Fiera di Sant’Orso non è, quindi, solo un’occasione per fare acquisti, ma un’esperienza immersiva unica nell’atmosfera della città di Aosta, tra musica e folklore, alla scoperta delle eccellenze della Valle d’Aosta, all’insegna della voglia di ritrovarsi e di stare insieme.
La Fiera di Sant’Orso è da sempre anche un appuntamento per buongustai: nel padiglione enogastronomico, allestito in Piazza Plouves si potranno infatti degustare e acquistare vini e prodotti tipici della Valle d’Aosta e lungo il percorso dell’intera manifestazione saranno disponibili menu tipici proposti dalle pro-loco regionali e dai ristoranti del centro.
Anche la tradizionale Fiera di Sant’Orso a Donnas, che normalmente si svolge la terza domenica del mese di gennaio, è stata eccezionalmente posticipata a domenica 27 marzo 2022.
La manifestazione, più piccola e raccolta rispetto a quella di Aosta – detta, infatti, la Petite Foire – si svolge nel borgo medievale di Donnas. Qui lungo la via principale è possibile ammirare l’esposizione di preziosi oggetti, realizzati da circa 500 artigiani. La fiera è, inoltre, l’occasione per scoprire questo paesino, nato sull’antico percorso della strada romana delle Gallie e tappa del Cammino Balteo, dove poter ammirare caseforti, ospizi medievali e palazzi signorili e visitare il museo della vite e del vino.
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