CANTINA DI NOMI
Le difficoltà che colpiscono il comparto vitivinicolo non risparmiano la Vallagarina. Tuttavia i conti presentati stasera all’assemblea della Cantina sociale di Nomi lasciano intravedere qualche segnale positivo. I numeri del bilancio chiuso alla data del 31 luglio sono stati illustrati ai soci dal presidente Giuseppe Delaiti. Nel corso della vendemmia 2009 i 180 produttori associati alla Cantina hanno conferito 19.120 quintali di uva, un quantitativo superiore alla vendemmia dell’anno precedente, che era ammontato a 18.478 quintali. Il 60 per cento dei conferimenti è stato di uve bianche, in particolare Chardonnay e Pinot grigio, il rimanente 40 per cento di uve rosse, con una predominanza di Merlot.
Il valore complessivo della produzione è cresciuto dell’8 per cento, superando i 2 milioni. Ai soci sono stati liquidati 726.600 euro, vale a dire 38 euro per quintale. Questo dato risulta significativamente superiore all’importo del liquidato 2009, che era stato di 25 euro per quintale.
L’esercizio si è chiuso con un utile di circa mille euro.
In assemblea si è naturalmente parlato anche del progetto di collaborazione che la Cantina di Nomi sta definendo con Vivallis, nella prospettiva a medio termine di una fusione. All’ordine del giorno dell’assemblea anche l’elezione di due consiglieri, in sostituzione di Luigi Bonatti ed Eros Manica.
CANTINA MORI COLLI ZUGNA
Vendemmia eccezionale” per un bilancio della Cantina Mori Colli Zugna approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci.
Ieri sera si è tenuto il consueto incontro e confronto tra i vertici di questa realtà vitivinicola e i produttori impegnati, ogni anno, in campagna ad allevare le viti con l’obiettivo di conferire uva di qualità eccellente. Dal 21 agosto al 3 ottobre i viticoltori soci hanno raccolto il frutto del loro lavoro trasformato poi in nettare di bacco destinato al mercato nazionale e internazionale. “Le precipitazioni abbondanti dell’inverno, unite alle abbondanti piogge del periodo primaverile ed al successivo prolungato periodo di siccità – è stato spiegato dal presidente Flavio Chizzola – ci ha portati ad una vendemmia quantitativamente molto buona e contemporaneamente con caratteristiche qualitative largamente superiori alla media”.
La produzione è stata di 80.760 quintali d’uva e, rispetto al 2009, è aumentata del 3,2%.
Le uve a bacca bianca sono state 63.501 quintali, le uve rosse 17.259 quintali. “Il Trentino si conferma terra di bianchi – ha aggiunto il direttore Germano Faes – con circa il 75% della produzione di uve bianche di notevole qualità”.
Grappoli di soddisfazioni sono giunti anche dai concorsi che hanno visto partecipe la Cantina. “Anche nel 2010 – ha aggiunto Faes ci siamo confrontati all’interno dei confini nazionali ma anche all’estero ottenendo importanti riconoscimenti con i nostri vini. L’ultimo, in ordine di tempo, lo abbiamo conquistato al Concorso Internazionale dei vini di Montagna con una medaglia d’oro per lo Chardonnay e d’argento per il Muller Thurgau”.
Alcuni numeri: l’utile d’esercizio ha superato i 350 mila euro. Ai soci sono stati distribuiti, per il conferimento, 5 milioni e mezzo di euro.
L’assemblea ha eletto gli amministratori in scadenza. Confermati il vicepresidente Paolo Saiani e i consiglieri Michele Bona, Franco Villa e Lino Simonini.
“Siamo riusciti ad aumentare il vino venduto in bottiglia nel canale bar e ristorazione – ha osservato il tecnico viticolo Manfredo Manfredi – raggiungendo le 220.000 bottiglie”. I vini che hanno raccolto il favore maggiore del consumatore sono stati Marzemino, Muller Thurgau e Traminer. Ma anche lo Chardonnay ed i vini superiori hanno avuto risposte positive dal mercato. Insomma, cin cin in cantina per una stagione da ricordare.