Il nuovo Dpcm è stato appena reso noto e speriamo che nessun sindaco raccolga l'”offerta” del premier Conte di poter mettere il coprifuoco alle 21. Ma, se così fosse, qui di seguito potete trovare 18 vini che vi aiuteranno a trascorrere questo nuovo periodo di restrizioni in modo decisamente più piacevole.
Anche perché, in questi mesi, sono stati fatti degli ulteriori studi sull’efficacia dei tannini sulla prevenzione del Covid-19. Il vino uccide fino al 99% dei batteri che scatenano focus infettivi a carico delle prime vie aeree: a questa conclusione è giunto uno studio svolto dall’Università di Pavia, pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry. Il team di ricerca ha scoperto che uno dei componenti del vino ha la potenzialità di uccidere un’alta percentuale di batteri, che causano infezioni alla gola. Questi stessi patogeni sono anche responsabili delle carie.
Quindi ecco qui la selezione frutto delle mie degustazioni fatte da luglio a oggi, che non vi avevo ancora raccontato.
DOSAGGIO ZERO RISERVA 2016 MASO MARTIS
Da una delle cantine simbolo del Trentodoc, ecco la mia etichetta preferita dopo la Madame Martis: Pinot Nero 70%vinificato solo in acciaio e Chardonnay 30% fermentato e affinato in barriques, profuma di mandorla e nocciola, con qualche cenno di lievito. Al palato è fresco, di gradevole sapidità e ottimo equilibrio. Grande bevibilità e piacevolezza.
Costa circa 35 euro
PIANCASTELLO ZERO 2015 ENDRIZZI
Chardonnay e Pinot Nero, resa per ettaro 50 hl, viene da uno dei pochissimi vigneti del Trentino Alto Adige strutturato come un autentico clos francese: circondato da boschi, adiacente al castello di Monreale Koenigsberg, ha viti che provengono dalla Champagne e sono state allevate a guyot da 30 anni. Affina 48 mesi sui lieviti. Piancastello Zero profuma di pane, fieno, cardamomo, fiori bianchi, ha una grande mineralità, una bevibilità eccellente e ancor più un rapporto qualità prezzo straordinario.
Costa circa 26 euro
TROY 2017 CANTINA TRAMIN
Troy nell’antica lingua locale significa “sentiero”, un nome scelto per evocare il lungo percorso compiuto dalla storica azienda altoatesina. Da uve Chardonnay provenienti da vigneti posti tra i 500 e i 550 metri di altezza, sia la fermentazione alcolica che la fermentazione malolattica avvengono in barriques e dopo 11 mesi sui lieviti questo vino di Cantina Tramin è travasato in contenitori di acciaio per un’ulteriore maturazione di 22 mesi. Il risultato è un ventaglio olfattivo ampio, che apre con note di frutta tropicale e agrumi seguite da sensazioni di camomilla, menta, mandorla tostata e nocciola. Alpino e fresco, esotico e dolomitico.
Un altro grande vino di Kellerei Tramin.
Costa 75 euro circa
NUSSBAUMER GEWUERZTRAMINER 2019 CANTINA TRAMIN
Non me ne vogliano gli altri produttori di Gewürztraminer in Alto Adige: il Nussbaumer per me è IL Gewürztraminer in stile sudtirolese e questo soprattutto per il suo grandissimo equilibrio tra componenti aromatiche e acidità, che lo rendono davvero di grande piacevolezza. Nussbaumer intriga già con il suo sorprendente caleidoscopio olfattivo di note fiorite di petali di rosa, fiori bianchi speziati come giglio, ylang ylang, tiarè; note esotiche di frutta gialla matura, melone, mango, maracuja, buccia di limone; spezie aromatiche quali cannella, chiodi di garofano, noce moscata, zenzero, zafferano. In bocca è corposo, profondo, speziato, succoso, è fresco e molto minerale, cosa che si accentua con l’invecchiamento, rendendolo ancor più seducente e dal finale estremamente persistente.
Costa circa 25 euro
EPOKALE 2013 CANTINA TRAMIN
Gewürztraminer e Tramin: un binomio quasi inscindibile, che dimostra tutto l’amore di questa cantina per uno dei vitigni più importanti dell’Alto Adige. Una vera e propria passione che ha spinto l’azienda a creare un vino che si rifà alle antiche tradizioni, quando il Gewürztraminer veniva prodotto con un residuo zuccherino importante, che avvolgeva il sorso. La cifra del residuo zuccherino accomuna gran parte dei Gewürztraminer esteri, mentre l’Alto Adige ha scelto da anni la produzione di una versione secca estremamente distintiva. Epokale dopo 8 mesi di affinamento sui lieviti prosegue il suo iaffinamento in bottiglia, nella miniera di Monteneve, in Val Ridanna a un’altitudine di 2000 metri sul livello del mare. Il vino riposa a 450 metri di profondità a una temperatura di 11 °C e a un’umidità del 90%: sono questie,secondo l’enologo Willi Stürz, le condizioni migliori per potere effettuare l’elevage di questo vino. La sua opulenza caratteriale si esprime al naso con profumi intensi e inebrianti, con note varietali di rose, lavanda, frutta esotica gialla matura, anguria, mango, maracuja, litchi che lasciano ben presto spazio ad un importante profilo speziato con note di chiodi di garofano, salvia, zenzero, zafferano, cannella e noce moscata. Al palato è un vino di immensa profondità e struttura. Potente, ma allo stesso tempo elegante e leggero, caratterizzato da una spiccata nota minerale. Si accompagna ai classici dolci alpini come lo strudel di mele, ma il gioco più intrigante è l’abbinamento con i piatti salati, in particolare preparati con componenti. E’ un vino che acquisisce moltissimo valore, il prezzo è sempre in rialzo.
Costa tra i 160 e i 300 euro
THE WINE COLLECTION SAUVIGNON 2017 ST. MICHAEL EPPAN
Il Sauvignon 2017 “The Wine Collection”, alla sua terza edizione, rappresenta l’uva bianca più famosa della Cantina San Michele Appiano e di Hans Terzer. Dalla limitata produzione, l’uva selezionata e raccolta a mano segue uno speciale metodo di vinificazione: fermentazione e affinamento in barrique / tonneau, dopo il primo anno fa un ulteriore passaggio sui lieviti per un totale di 18 mesi in un tino di acciaio. Al naso profuma di frutta esotica, profumi di uva spina, banana, sambucco e pesca bianca; in bocca si distingue per acidità, mineralità, intensità ed eleganza. Il potenziale d invecchiamento è altissimo: 25-30 anni.
Costa circa 100 euro
VIGNA CANTANGHEL SAUVIGNON BLANC 2019 MASO CANTANGHEL
Prodotto esclusivamente dal vigneto Cantanghel nel comune di Civezzano ai piedi della catena del Lagorai. La vigna, è delimitata da un lato da un costone di roccia e circondata da un tipico muretto. Al di sotto scorre il torrente Fersina. Al naso è principalmente floreale con note tipiche del vitigno: la rosa, il bosso, il ligustro o la foglia verde del pomodoro, pesca bianca, mango e prugna verde. In bocca ha grande piacevolezza, in virtù di un equilibrio quasi perfetto tra morbidezze e durezze.
Costa 12 euro
AXPOINT GRUNER VELTlINER SMARAGD 2004 FRANZ HIRTZBERG
Un grandissimo vino che con 16 anni alle spalle regala grandissime emozioni. Al naso manifesta caratteristiche note di idrocarburi, ma sa anche di fiori di sambuco, caramelle agli agrumi e frutta tropicale, uvaspina e speziatura vanigliata. In bocca è intenso, tannico, con tanta freschezza e buona sapidità a supporto. Buona persistenza con finale piccante da alcool.
Costa circa 60 euro
LIBERO FALANGHINA DEL SANNIO FONTANAVECCHIA
La dedica e al suo fondatore, Libero Rillo. La cantina Fontanavecchia, con la sua Falanghina del Sannio che arriva dalla sottozona del Taburno, ha raggiunto recentemente numerose soddisfazioni, grazie ai premi e ai riconoscimenti assegnati al vino dalla critica del settore. Questo vino è forse il più bello che ho assaggiato di Fontanavecchia. Una Falanghina come vorresti bere tutti i giorni, minerale e di bella struttura: pesca gialla e alla frutta tropicale sono seguiti da ricordi di fiori di campo e di erba appena falciata, al naso, mentre in bocca c’è una bella spalla acida e una buona persistenza.
Costa circa 23 euro
SYLVANER 2018 THOMAS DORFMANN
Un grandissimo Sylvaner, un grandissimo vino bianco in generale. Il Sylvaner è sicuramente uno dei vitigni più antichi del mondo, ma altrettanto sicuramente tra i meno conosciuti al grande pubblico. I primi cenni storici di questo vitigno – che gli studi sul Dna hanno rivelato essere un incrocio tra l’uva Traminer e la varietà “Hunnic” Österreichisch-Weiß (che significa “bianco austriaca”) – si trovano nel trattato naturalistico Naturalis Historia del I secolo d.C. In Alto Adige, però, è arrivato circa 200 anni fa dall’Austria, e ha trovato la sua terra d’elezione tra le maestose montagne che incorniciano la valle Isarco. Le bacche dalla buccia spessa e resistente apprezzano soprattutto i versanti freschi e soleggiati fra i 500 e i 700 metri di quota, e i terreni detritici, che in questa zona dell’Alto Adige non mancano. Tra i piccoli produttori di Sylvaner, c’è Thomas Dorfmann, una figura strettamente legato alla storia enologica della Valle d’Isarco. Figlio del primo enologo e direttore della Cantina Valle Isarco, Thomas ha preso il posto del padre all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso e per ben 27 anni ha firmato i gran bei vini della cantina sociale. Dopo questa lunga e impegnativa esperienza, nel 2018 Dorfmann ha scelto di dedicarsi solo alle sue vigne, eredità di famiglia, le cui uve fino a quel momento venivano conferite alla cantina sociale. Sono appena due ettari di vigneto a Velturno, la zona più calda della vallata dato che viene lambita ogni giorno dai venti tiepidi che arrivano da sud, come l’Ora del Garda che qui soffia puntualmente ogni pomeriggio. Le varietà coltivate sono in primis il Sylvaner (per il 40% della superficie coltivata, riconosciuti da tutti come i migliori vigneti di Sylvaner in tutta la valle), il Grüner Veltliner, il Riesling, il Gewürtztraminer e una piccola parcella di Pinot Nero. La sua è una viticultura che in gergo viene definita “eroica” perché condotta su terrazzamenti di pendenze che variano dal 50 al 70%, e di grandissima qualità. Ogni anno produce 12-13mila bottiglie in tutto, che vengono commercializzate sul territorio altoatesino o vendute direttamente in cantina. Una piccola produzione che vede come fiore all’occhiello il Sylvaner, 4mila bottiglie di un vino che difficilmente può lasciare indifferenti: al naso sprigiona sentori di fieno, camomilla, fiori di sambuco, un pizzico di pera, note che si ritrovano anche in bocca dove la partita si gioca sull’equilibrio tra note fruttate e acidità, corpo e straordinaria scorrevolezza. Un vino appagante, di grande classe.
Costa circa 20 euro
MONTE LODOLETTA VALPOLICELLA SUPERIORE 2000 ROMANO DAL FORNO
Vent’anni e non sentirli. Il consiglio è, acquistate l’ultima annata di questo vino (che vi costerà circa 100 euro) e poi dimenticatela in cantina. Questo vino di “entrata” di uno dei più grandi produttori della Valpoliella, Romano Dal Forno, nasce da un vigneto molto vocato, viene vinificato in acciaio e affinato per 36 mesi in barrique nuove. Si esprime con potenza e complessità aromatica: frutta matura, spezie e frutta secca in un sorso morbido, corposo e coinvolgente, dai tannini solidi e dal lungo finale fruttato. Dopo 20 anni tutti questi sentori si amplificano, in un sorso indimenticabile.
Costa circa 180 euro
FRATINI BOLGHERI SUPERIORE 2016 TENUTA HORTENSE
Uno dei vini più indimenticabili degli ultimi tempi, almeno per me (e in questo post avete visto che di belle cose ne ho assaggiate abbastanza 😉 ). Cabernet Sauvignon ,Cabernet Franc , Merlot, fermentazione spontanea con lieviti indigeni, lunghe macerazioni e 18 mesi di affinamento in legni da 500 litri: ne esce un vino potente e dai tannini eleganti, che esplode e meraviglia per l’ampiezza olfattiva in cui spiccano, sorprendenti, note di rosmarino, seguite da ginepro, more mature, spezie. In bocca tornano le erbe aromatiche, le ciliegie, le prugne e le more, un lieve tocco di cioccolato, un finale avvolgente e lungo, che vorresti non finesse mai. Un vino costoso, ma da assaggiare a tutti i costi.
Costa circa 220 euro
OTTOSECOLI E’SSENZA 2019 CONTE GUICCIARDINI
Bernardo Guicciardini Calamai, eletto recentemente Presidente del Consorzio Tutela del Morellino di Scansano, appartiene ad una delle più antiche famiglie fiorentine, protagoniste dal 1199 d.C. del Rinascimento italiano. Tre le Tenute della cantina Conte Guicciardini situate in Maremma, sui Colli Fiorentini e nel Chianti Classico, oggetto di sperimentazione e innovazione, che si concretizza nella linea Ottosecoli e nella prima etichetta E’Ssenza 2019, dai profumi freschi e fruttati e tutti i sapori del Sangiovese. Un vino giovane ma dal buon equilibrio.
Costa circa 12 euro
PRINCIPE N 20017 DEI PRINCIPI DI SPADAFORA
Nero d’Avola al 100%, dal gradevole profumo di frutti di bosco con piacevoli sensazioni vegetali, una lunga persistenza aromatica e tannini morbidi. Una bevuta piacevolissima e di bella intensità, dall’ottimo rapporto qualità prezzo.
Costa circa 8 euro
VIGNA VALMAGGIORE NEBBIOLO D’ALBA 2017 ORLANDO ABRIGO
Il Nebbiolo Valmaggiore di Abrigo prende il nome dal famoso cru del Roero in cui la cantina Abrigo ha dei vigneti. Al naso il profumo è di grande finezza e con sentori che ricordano la rosa, le spezie e i frutti di sottobosco. In bocca esprime una trama molto fine e ampia. È sapido e minerale, con un tannino levigato e una grande persistenza. Prezzo ottimo, bellissima bevuta, che vi resterà nella memoria.
Costa circa 22 euro
TANCREDI 2012 DONNAFUGATA
Tancredi rievoca nel proprio nome quello del protagonista de Il Gattopardo, il principe spregiudicato, disinvolto e dall’acuta intelligenza che lo porterà a schierarsi con Garibaldi e contro i Borboni e a sposare la bella Angelica Sedàra. Amarena, mirtillo, mora, liquirizia denotano questo vino di Donnafugata (Canernet Sauvignon e Nero d’Avola) perfetto come sottofondo nei momenti di relax, è un compagno ideale mentre si legge un libro o si ascolta musica.
Costa circa 25 euro (ma l’annata corrente)
TEUTO 2005 PODERNOVO
Una bomba. Qui siamo al Teuto delle origini, ossia 100% Sangiovese: il tempo ha arrotondato l’acidità e smussato il carattere, per regalarci un vino di grandissima soddisfazione, caldo, avvolgente, con rimandi di ciliegia sotto spirito, liquirizia, caffè, spezie dolci, in un insieme di grande armonia. Bella esperienza. Le prospettive di evoluzione del Solenida possono essere le stesse, quindi se riuscite, dimenticatevene una bottiglia in cantina.
Costa circa 18 euro (ma l’annata corrente)
FACCIA TOSTA MONTEFALCO ROSSO 2017 MORETTI OMERO
Questo vino e un ottimo risultato dell’esperienza biologica di uno dei più interessanti produttori di Montefalco che dal 1997 ha abbandonato l’allevamento scegliendo di vivere per le proprie passioni, ossia il vino e l’olio. Faccia Tosta è davvero un bel Montefalco Rosso, blend di Sagrantino, Sangiovese, Merlot che fa 2 anni di invecchiamento in tonneaux di media tostatura e 1 anno di affinamento in bottiglia. La trama tannica è intensa, bella struttura, fresco con un finale leggermente sapido. Chiude lungo su piacevolissime note di frutta.
Costa circa 15 euro