Premio Cesare Pavese Il vino nella letteratura | Medaglia di bronzo a Sex and the Wine. Primo posto a Piero Antinori con Il profumo del Chianti e secondo a Kate Singleton con Mister Amarone

Oggi dalle 10, a Santo Stefano Belbo la casa natale dello scrittore Cesare Pavese ha ospitato la premiazione della XI edizione del concorso letterario “Il vino nella letteratura, nell’arte, nella musica e nel cinema” promosso dal Cepam (presidente Luigi Gatti). Alla presenza di politici provinciali e regionali, senatori e onorevoli, e un foltissimo pubblico, la cerimonia è stata una bella occasione per parlare di vino, dei suoi mille significati e valori, e di futuri fortemente legati al territorio.

La giuria, presieduta dalla professoressa Giovanna Romanelli (già presidente dell’ancora più noto Premio Cesare Pavese)  ha decretato i seguenti vincitori:

A) Narrativa edita:

I premio: Piero Antinori, Il profumo del Chianti. Storia di una famiglia di vinattieri, Mondadori, Milano, 2011 MOTIVAZIONE DELLA GIURIA. Romanzo che può essere definito storia di una passione, ma anche di un uomo e di una famiglia, che ha legato indissolubilmente la propria esistenza alla cultura del vino, trasformata in arte significativa e universalmente apprezzata. E il vino, come cura dei luoghi e di sé, è il vero protagonista della narrazione, l’elemento distintivo, capace di definire e connotare ambienti  e persone.

II Premio: Kate Singleton, Mister Amarone. Un uomo e un vino dal Veneto al mondo, Marsilio Editori, Venezia, 2011. MOTIVAZIONE DELLA GIURIA. Romanzo, agile e gradevole nella forma e nei contenuti, ricco di aspetti inediti, che racconta molto più della storia nobile e antica di un vino e di una famiglia: esso infatti ci parla di un patrimonio individuale e collettivo, espresso dal terroir di cui il vino è immagine e significazione. Perciò il paesaggio delle colline situate a nord-est dell’Adige diviene un «microcosmo rassicurante di peculiarità […] un’interfaccia tra il Mediterraneo e le Alpi».

III premio: Francesca  Negri,  Sex and Wine. L’altra metà del vino, Curcu & Genovese, Trento, 2010 MOTIVAZIONE DELLA GIURIA. Originale narrazione, scandita in diciotto capitoli, costruita attorno al percorso esistenziale di cinque donne, cinque amiche che riscoprono e coltivano il medesimo interesse per il vino e per la tavola.  Sono delle wine lovers che, giorno dopo giorno, trasformano la propria passione in un’arte ricca di cultura, di voglia di sperimentare e di conquistare nuove prospettive, mentre l’elemento pubblico e privato, quello personale e collettivo si fonde e si snoda in un racconto avvincente. Nella foto qui sopra sono con il sindaco di Santo Stefano Belbo, Luigi Icardi, e lo storico giornalista Franco Piccinelli.

B) Saggistica edita

I  premio: John Varriano, Vino tra storia e cultura, Editrice Odoya, Bologna, 2011 Ampio e articolato saggio, che sviluppa in senso diacronico la storia del vino, dalle origini ai giorni nostri, avendo cura di arricchire il percorso storico con elementi di storia della cultura e della mentalità. Ne emerge pertanto un quadro a tutto tondo, rigoroso e avvincente, impreziosito da belle immagini che completano e precisano il discorso critico.

II premio: (Paola Gho e Giovanni Ruffa, a cura di), Il piacere del vino. Come imparare a bere meglio, Slow Food Editore, Torino, 2011 Questo testo – pregevole anche nell’aspetto grafico – come suggerisce il sottotitolo, si propone il compito ambizioso di guidare gli appassionati del vino ad un responsabile e qualificato consumo del prodotto, che non può dunque prescindere dalla conoscenza dello stesso nei suoi molteplici aspetti, dall’ambiente naturale e umano al lavoro dell’uomo che lo trasforma.

III premio: Claudio Rosso, Asì.  L’aceto artigianale nella tradizione piemontese, arabAFenice Editrice, Cuneo, 2010 Interessante studio, che fornisce un quadro ampio e accurato dell’arte di produrre l’aceto artigianale, secondo la tradizione piemontese, arte non meno nobile di quella del vino e altrettanto antica. L’opera è pregevolmente arricchita da due racconti inediti di Roberta Corradin e di Maria Tarditi e da un utile ricettario.

C) Narrativa inedita

I Premio: Padre Pierpaolo Ruffinengo,Calosso d’Asti, Konrad e il cavallo rosso. La bella greca dagli occhi neri e il moscato dell’Inquisitore (storia di “Lacrima fratris”). Racconto breve e intenso, che ripercorre per tratti salienti, tra storia e leggenda, le vicende di un vino antico e nobile. Interessanti le postille relative all’etichetta principale e a quella secondaria. Gradevole lo stile di cui si apprezza l’articolazione e il ritmo incalzante.

II Premio: Piergiacomo Borio, Torino, In hoc vino vinces. “Libera dissacrazione di fiumi sulfurei stemperati in vapori etilici” Vivace narrazione in cui sono gradevolmente omogenizzate vicende storiche e ricostruzione fantastica, che ci parlano di «un avvenimento ricco di eroismo, cultura scientifica, fervore religioso e giocondità enologica». Interessanti le postille relative alla parentesi fantastorica e alle citazioni storico-geografiche.

III Premio: Carolina Villa, Bollengo, To Il sapore della vita Avvincente racconto dominato dalla suspence – cifra che ne caratterizza lo stile e lega il lettore allo scioglimento della vicenda – che parla della caduta e della rigenerazione spirituale di una donna in carriera, a partire dalla riscoperta dei luoghi dell’infanzia.

D) Saggistica  inedita

I Premio:  Marino Boaglio, Pinerolo, Proteo in cantina. De Amicis e gli effetti del vino Saggio ampio e articolato, che rivela aspetti meno noti, e per ciò stesso più interessanti, della storia letteraria, che apre anche a quella della mentalità e del costume sociale, a partire dalle riflessioni su un ciclo di conferenze tenute da De Amicis sul tema del vino. Il saggio è ben articolato e curato nell’aspetto formale e nelle note bibliografiche.

II Premio:Giuseppe Grangetto, Bussoleno, To, Ri-creazioni enologiche carducciane Originale saggio breve, nei contenuti e nello stile, che, partendo da sagaci affermazioni del Poeta toscano, gioca sul piano linguistico a creare caleidoscopiche e inattese immagini, attraverso le figure retoriche dell’anagramma e della traslazione.  E non mancano citazioni dai Carmina burana.

III Premio: Mario Siri, Carcare, Sv, Il tema del vino e la sua aura semantica nel Cantico dei cantici Con stile sintetico e incisivo il saggio sviluppa il topos del vino e dell’amore declinato nei suoi aspetti più importanti, a partire dai modelli classici  assimilati e rivisitati in chiave mistica, attraverso una serie di simboli religiosi, fino alla suggestiva interpretazione offerta dal pittore Marc Chagall.

E) Poesia inedita

I premio: Bruna Cerro, Savona, Qui…dove l’autunno Questo componimento poetico sviluppa un delicato bozzetto naturalistico vivido sul piano connotativo, capace di evocare, con il lessico creativo e musicale, situazioni e stati d’animo intensi, profondi, ove il reale e il fantastico si mescolano e dissolvono in forti immagini sinestetiche.

II premio:Piero Cerati, Moncalieri, Le suore del vino divino Poesia delicata, piena di emozione, che elogia l’operoso e multiforme ingegno delle suore di San Giuseppe, che alle preghiere sapevano, con uguale perizia, coniugare la produzione di un prezioso moscato, perciò «vino divino».

III Premio: Ottavio Buratti, Motta Visconti, Mi, Ebbrezza di vita Gli «antichi e verdi colli», i «grappoli dorati» del territorio piemontese sono veri e propri personaggi, fonte copiosa d’ispirazione, che si traduce in forti e vibranti immagini poetiche, giocate sulle figure retoriche della sinestesia e della similitudine.

F) Narrativa francese

I premio:Saron Deslinìeres,  Francia,Le vin nouveau Racconto scorrevole, di gradevole lettura, che narra le disavventure del protagonista Jacques che, complice l’alcool, si lascia ingannare per desiderio di facile profitto, perdendo così tutti i risparmi faticosamente guadagnati.  Rimane perciò senza denaro, ma molto più ricco d’esperienza.

G) Narrativa piemontese:

I premio: Attilio Rossi, Carmagnola, Ij seugn a së smòrto nen L’amore e l’attaccamento alla propria terra, la cura e la fatica che essa richiede costantemente, giorno dopo giorno, sono i temi conduttori di questa incisiva narrazione che acquista forza proprio dall’uso della lingua dialettale, capace di comunicare, senza mediazione alcuna, i sentimenti e le passioni più forti e vitali, offrendo un affresco vibrante e ricco di emozioni.

H) Poesia piemontese

I Premio:Piergiacomo Borio, Torino, L’ann del tor In linea con i tempi questa popolare composizione poetica, che definisce il torchio «amis ed la gent» e «profesor d’economia», proprio per la sua capacità di mescolare e confondere del buon vino con materiali meno nobili, quando le ristrettezze economiche lo richiedono. È pur sempre una lezione di vita I) Lavori scolastici Tutti i premi sono da intendersi primi a pari merito

Narrativa

I Premio: Corino Angelica: I Canelli, Asti, Il tempo di ieri nel ricordo di oggi La memoria delle proprie origini e quella del territorio sono strettamente legate in questo gradevole e ben costruito racconto, rivelando quanto importanti siano nella costruzione della consapevolezza di sé e di un progetto di vita. Infatti, l’autrice, che è anche la voce narrante, rivela intensi sentimenti verso il proprio territorio (la zona del Canellese) che con le sue tradizioni legate alla coltivazione e alla produzione del moscato è tutt’uno con gli affetti familiari e i saldi principi etici.

Poesia

I Premio: Rachele Bocina, Francia: Gusto di vino. Il componimento rivela un sentimento intenso e carico di emozione nel declinare le virtù del vino ora paganamente identificato con Bacco o Dioniso, ora misticamente trasfigurato nel sangue di Gesù. I Premio:  Marta Pacella,  Scuola  Media  Dogliani,  classe seconda B:  In una sera di vino Componimento severo, caratterizzato dai toni prosastici e da un ritmo cadenzato, per certi aspetti alla maniera pascoliana, che canta i «colli virtuosi» delle Langhe, testimoni delle dure fatiche dei contadini e delle lotte dei partigiani. Non mancano delicate immagini paesaggistiche cariche di serena malinconia.

I Premio: Lavoro collettivo dei bambini della scuola primaria di Santo Stefano Belbo: classe quinta A Delicati bozzetti poetici che cantano con immediata spontaneità ed espressiva incisività l’uva che si trasforma in vino attraverso una serie di pratiche faticose ma portatrici di gioia e benessere. I Premio: Alison Rifflart:  Francia, La ragazza delle vigne Originale questo testo poetico, che si diverte a rovesciare con ironia la struttura del sonetto tradizionale, posponendo le quartine alle terzine. Belle le immagini che narrano di una fanciulla dall’abito rosso, i cui «capelli d’oro»  si sciolgono al vento, liberi tra i rami delle viti

La Giuria, presieduta da Giovanna Romanelli, già docente alla Sorbona, e composta da: Luigi Gatti, Luciana Bussetti Calzato, Giuseppe Brandone, Elena Bartone,  nel corso della manifestazione, renderà note le motivazioni e assegnerà i riconoscimenti, consistenti in una ricca selezione di vini e spumanti messi a disposizione dalla Cantina Sociale “Vallebelbo” di Santo Stefano Belbo, sponsor ufficiale della manifestazione.

Il Premio Letterario, promosso dal CEPAM (Centro Pavesiano Museo Casa Natale),  si avvale del patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Santo Stefano Belbo.

Altri due eventi saranno ospitati, nella stessa giornata del 3 giugno:

– Presentazione del volume “Cesare Pavese, un  greco  del  nostro  tempo” – XII rassegna di saggi internazionali edita dal CEPAM nell’ambito dell’ “Osservatorio permanente sugli studi pavesiani nel mondo”. Parteciperà il prof. Antonio Catalfamo, coordinatore dell’ “Osservatorio”.

– Inaugurazione della IX edizione della collettiva d’arte “Dioniso a zonzo tra vigne e cantine” cui  hanno aderito pittori, scultori e fotografi, visitabile dal 27 maggio al 10 giugno;

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Commenti

    • Lucia
    • 4 Giugno 2012

    Bravissima Fra! le tue amiche però vogliono brindare! 😉

    • Geisha Gourmet
    • 4 Giugno 2012

    Ma è ovvio ragazze! Adesso ci organizziamo…

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