Montepulciano, riapre l’Enoteca

Da oggi riapre l’Enoteca del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, nella centralissima Piazza Grande, dove sono presenti le produzioni degli associati. Il suggestivo locale, situato nel cuore del medievale Palazzo del Capitano, rimarrà aperto fino al 5 novembre, dal lunedì al sabato, con orario 13 – 17. La nuova gestione dell’Enoteca mira a promuovere fino a tutto l’autunno degustazioni, eventi e momenti di incontro con i produttori per spiegare le qualità del pregiato vino toscano.

Un punto strategico, l’Enoteca, che nel 2010 ha visto arrivare oltre 5.000 enoturisti e di questi oltre 2.000 hanno degustato, mentre almeno in 1.300 hanno acquistato prodotti in enoteca. Interessante anche il dato di provenienza degli enoturisti: sempre secondo i dati dell’Enoteca Consortile sul totale delle degustazioni, ben il 40% sono state effettuate da turisti provenienti dagli Stati Uniti, seguiti da tedeschi, olandesi ed italiani. Riconfermata la presenza di turisti francesi, belgi e svizzeri. Inoltre si è registrata una buona affluenza da paesi “emergenti”, almeno per il turismo toscano, quali Portogallo, Polonia, Danimarca, Canada e Giappone.

Da lunedì 18 aprile riaprirà anche l’Enoteca del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, nella centralissima Piazza Grande, dove sono presenti le produzioni degli associati. Il suggestivo locale, situato nel cuore del medievale Palazzo del Capitano, rimarrà aperto fino al 5 novembre, dal lunedì al sabato, con orario 13.00 – 17.00. La nuova gestione dell’Enoteca mira a promuovere fino a tutto l’autunno degustazioni, eventi e momenti di incontro con i produttori per spiegare le qualità del pregiato vino toscano.

Un punto strategico, l’Enoteca, che nel 2010 ha visto arrivare oltre 5.000 enoturisti e di questi oltre 2.000 hanno degustato, mentre almeno in 1.300 hanno acquistato prodotti in enoteca. Interessante anche il dato di provenienza degli enoturisti: sempre secondo i dati dell’Enoteca Consortile sul totale delle degustazioni, ben il 40% sono state effettuate da turisti provenienti dagli Stati Uniti, seguiti da tedeschi, olandesi ed italiani. Riconfermata la presenza di turisti francesi, belgi e svizzeri. Inoltre si è registrata una buona affluenza da paesi “emergenti”, almeno per il turismo toscano, quali Portogallo, Polonia, Danimarca, Canada e Giappone.

 

Proprio gli enoturisti troveranno una grande sorpresa in questa nuova stagione grazie al progetto che si identifica con il  Codice QR e che vede coinvolto anche il Consorzio del Vino Nobile insieme ad altre realtà istituzionali e non. Da Pasqua il centro storico cittadino sarà coperto da una rete intranet wi-fi che permetterà al visitatore di ottenere sul proprio palmare informazioni gratuite, immediate e on demand sui monumenti principali di Montepulciano e soprattutto sui produttori di Vino Nobile. Puntando il telefono portatile verso il codice a barre sarà possibile ricevere informazioni sulle aziende, sui loro vini e sulle modalità di visita e degustazioni. La scelta non è casuale visto che le nuove tecnologie si confermano il principale strumento di prenotazione degli enoturisti. Secondo i dati in possesso della Strada del Vino Nobile il primo approdo a Montepulciano e al Vino Nobile è il sito (www.stradavinonobile.it) che nel 2010 ha registrato oltre 100 mila accessi.

Secondo la Top 25 europea per la scelta enogastronomica di Trip Advisor, la web-community più cliccata al mondo per la scelta dei viaggi, Montepulciano è la quarta città d’Europa preferita da viaggiatori per la propria offerta di vino e cibo dopo Firenze, Siena e Bordeaux. Traveller’s Choice Award, questo il nome della classifica che il sito internet ogni anno diffonde con i risultati tratti proprio dai viaggiatori iscritti a questa community (oltre 45 milioni le recensioni di viaggio ogni anno). Un dato che conferma l’importanza dell’enogastronomia della cittadina rinascimentale.

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Commenti

    • Giuliano
    • 20 Aprile 2011

    Cara Francesca quand’è che aprono le enoteche in Trentino…?

    Quando sarà che le nostre pregiate bottiglie di vino avranno il Codice QR per portare sulle tavole dei consumatori il magnifico territorio che abbiamo?

    Sicuramente quando a farlo sarà l’Alto Adige e allora giù a lamentarci e scopiazzare.

    Che tristezza… e pensare che l’idea del Codice QR l’avevo proposta anch’io l’anno scorso alla mia cantina,
    ma naturalmente l’idea è stata cassata, così come la proposta di portare, per vendere, le mele in cantina e il vino nei magazzini frutta, ma naturalmente non si può….

    Noi trentini viviamo in una sorte di limbo, in un posto dove le nuove idee devono stare anni a stagionare per poi proporle quando queste idee sono già presentate da altri o peggio ancora superate.
    E’ per questo che io sostengo che nella consulta del piano vino ci vorrebbero volti nuove con idee innovative, e non mettere i soliti “parrucconi della politica del vino”.
    Viva la Toscana!

    • Geisha Gourmet
    • 20 Aprile 2011

    Giuliano il codice QR c’è chi l’ha già messo (vedi Endrizzi). Ha un costo, e basta volerlo sostenere. Per il resto… da quanto lo diciamo???

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